Per fermare un’ondata di furti a Mandela i cittadini si sono allertati e, dopo sere di controlli, hanno fatto arrestare un ladro. I suoi complici sono riusciti a fuggire in maniera rocambolesca. Nel piccolo centro della Valle dell’Aniene, durante gli ultimi venti giorni, si sono registrati diversi furti e tentativi di effrazioni alle abitazioni. Alcuni residenti, stanchi della situazione, hanno cominciato a controllare le vie del piccolo comune ed a segnalare alle forze dell’ordine tutte le targhe sconosciute. A Mandela, che conta poco meno di mille abitanti, una macchina o un viso “forestiero” non passano di certo inosservati. «I furti sono quasi all’ordine del giorno - racconta uno dei cittadini impegnati nei controlli - e per questo abbiamo cercato un modo per contrastarli. Ci siamo impegnati a girare, anche nelle ore notturne, segnalando le targhe che non sono del paese. In pochi giorni ci sono stati più di trenta tra furti e tentativi di furto».
Mercoledì sera, proprio durante uno di questi giri, nella rete dei cittadini sono caduti dei ladri, albanesi, ed uno è stato arrestato. Sono stati minuti dir poco turbolenti, dopo le 20.30, per le vie del piccolo centro. Un malvivente si è introdotto in un’abitazione, su più livelli. Dopo aver passato in rassegna il primo piano è salito nelle stanze superiori quando, all’improvviso, è rientrato il padrone di casa. Il malvivente, non sapendo cosa fare e come fuggire, ha pensato bene di lanciarsi dalla finestra. O per disperazione o perché ha sbagliato i calcoli, in quanto nei piani sottostanti c’erano dei balconi, fatto sta che è precipitato nel vuoto per circa dieci metri, rimanendo ferito.
Impossibilitato a scappare a piedi, i suoi complici, che l’aspettavano a bordo di una vettura, hanno cercato di recuperarlo.