Roma, mossa di Raggi sotto assedio: Laura Fiorini assessore al verde dopo 4 mesi

Giardini e aree verdi senza manutenzione
di Mauro Evangelisti e Stefania Piras
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Venerdì 21 Giugno 2019, 10:09
Tra strade malandate e rifiuti non raccolti in tutti i quartieri, nella bufera dello scontento che cresce anche tra i pentastellati, Virginia Raggi prova a uscire dall'angolo. La sua maggioranza, nel frattempo, perde pezzi, si è dimesso Fabio Tranchina, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, ufficialmente per ragioni personali anche se non ha mai celato una certa delusione per la mancanza di dialogo con l'opposizione. E se i profili Facebook del capogruppo e di qualche consigliere tentano una difesa disperata della sindaca con la collaudata retorica social dei comunicatori pentastellati, è assordante il silenzio dei vertici nazionali: nessuno ci mette la faccia per sostenere la sindaca Raggi dopo tre anni di governo (o di non governo) della città.

Ieri la sindaca non si è presentata alla cena di Unindustria, alla Nuvola, un evento molto importante per la città. La Raggi ha preferito delegare il vicesindaco e un gruppo di assessori, di fronte a una platea di imprenditori poco avvezzi ad accontentarsi dei post sui Facebook. La Raggi ieri ha scritto l'ennesimo messaggio sui social per ri-annunciare la variazione di bilancio in cui promette: «La città non è ferma, investimenti per 1,8 miliardi di euro in tre anni». Ha anche coperto una casella della giunta incredibilmente vacante dall'8 febbraio, da quando Pinuccia Montanari si dimise da assessore all'Ambiente, sbattendo la porta, dopo lo scontro su Ama. Il nuovo assessore si chiama Laura Fiorini, ha 57 anni, è stata candidata, senza successo, al XIV Municipio. Fa parte dello staff della Raggi, è un'attivista insomma, come scelta ricorda quella non proprio indimenticabile di Margherita Gatta ai Lavori pubblici. Laura Fiorini non ha competenze specifiche del settore e soprattutto non è chiaro perché siano stati necessari più di quattro mesi per trovare non una super esperta, ma una militante che fa parte dello staff. Prima della nomina, sarà necessaria la votazione tra i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. Attenzione, però, la sostituzione avviene a metà: il nuovo assessore si occuperà solo del verde (un altro dei grandi buchi neri della città), mentre per i rifiuti manca ancora un titolare e la delega resta alla sindaca Raggi. Chiaro, no? Roma affronta una delle sue crisi peggiori sul fronte della raccolta dei rifiuti, eppure da quattro mesi e mezzi non c'è un assessore che a tempo pieno si occupi di questa materia. Non solo: per quattro mesi l'Ama è stata lasciata alla deriva, senza un consiglio di amministrazione che decidesse strategie e prendesse decisioni, visto che il nuovo cda (il vecchio, sempre nominato dalla Raggi, è stato cacciato il 18 febbraio) si è insediato solo ieri mattina. Il presidente è un'avvocata (Luisa Melara), l'amministratore delegato è un commercialista (Paolo Longoni), nessuno dei due, in estrema sintesi, si è mai occupato di rifiuti. Solo il terzo consigliere, Massimo Ranieri, ha esperienza nel settore, ma ha accettato la nomina solo part time, perché continuerà a dirigere l'azienda dei rifiuti di Lanciano.
 
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