Dopo un primo sequestro di oltre 20mila litri di gasolio e intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di ricostruire il modus operandi del sodalizio e di identificarne i componenti e i broker esteri, grazie ai quali avveniva l'acquisto delle partite di prodotto energetico in Polonia, che poi giungeva in Italia, su gomma o su rotaia, scortato da documenti di accompagnamento con codice di nomenclatura relativo agli oli lubrificanti, mentre di fatto si trattava di gasolio per autotrazione. Per eludere le indagini l'organizzazione ha cambiato, per ben quattro volte in pochi mesi, la sua base logistica, spostandola da Nettuno a Montecompatri, quindi da Setteville di Guidonia a Guidonia Montecelio. Ed è in quest'ultima sede che i finanzieri hanno fatto irruzione, sorprendendo due persone intente al travaso di combustibile da tre autoarticolati telonati, contenenti 26 da 1000 litri ciascuno, per complessivi 78mila litri, e rinvenendo altri 1.500 litri di gasolio già scaricato nel piazzale del deposito.
Sono stati quindi identificati sei autisti di nazionalità polacca e due presunti broker, anch'essi polacchi. Inoltre, sono stati scoperti, all'interno di un'autovettura, falsi documenti di trasporto, già predisposti per legittimare la circolazione di altri carichi di gasolio, oltre a denaro contante per 83.000 euro, quale corrispettivo, 0,97 euro per litro, del prodotto arrivato dalla Polonia. I destinatari della misura cautelare in carcere sono Salvatore Telesco, Alessandro Marino, Maurizio Fuso, Giovanni Mancini, Angelo Viano. Ai domiciliari sono finiti Marco Massarelli, Gennaro Mollo. Nei confronti di altri due persone sono in corso ricerche.
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