Cesano, scuola chiusa da due mesi: genitori e nonni manifestano in Campidoglio. Domani la protesta in Aula Giulio Cesare

Cesano, scuola chiusa da due mesi: genitori e nonni manifestano in Campidoglio
di Pier Paolo Filippi
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Lunedì 29 Aprile 2019, 18:15
“Mamme e papà, nonni e nonne: tutti in Campidoglio per far valere i nostri diritti”. Sbarca in Campidoglio la protesta di studenti e famiglie della scuola media “Michele Periello” di Cesano Borgo, nel Municipio XV. Dopo le manifestazioni tenute sul posto nelle scorse settimane, domani si sono dati appuntamento per le 8,30 sulla Piazza del Campidoglio, per poi entrare a Palazzo Senatorio dove è convocata una seduta di Assemblea capitolina.

Da oltre due mesi, precisamente dal 14 febbraio dopo un sopralluogo della commissione stabili pericolanti del Campidoglio che aveva evidenziato l’allargamento di una crepa su un solaio, gli studenti vivono nell’incertezza, con la scuola “spezzettata” in diverse sedi tra l’elementare “Angelini” di Cesano scalo, la scuola di Osteria Nuova e le aule ricavate nella segreteria sempre a Cesano scalo. Poi l’8aprile il rientro nella sede a Borgo di sole 4 classi che fanno lezione sotto una rete metallica di protezione fissata al solaio. “In Campidoglio abbiamo finalmente la possibilità di far sentire la nostra voce e di pretendere dalle istituzioni una risposta precisa alla nostra protesta dopo 70 giorni dalla chiusura della scuola – scrive in un appello sul gruppo Facebook di Cesano Rachele Strappetti, una delle mamme – Abbiamo diritto di far studiare i nostri ragazzi in una scuola sicura. Presto e subito.

È importante far capire che il paese è unito e solidale in questa battaglia. Il diritto allo studio e alla sicurezza dei ragazzi non si baratta con nulla e non deve in alcun modo essere trascurato da nessuno. Perciò appuntamento in piazza del Campidoglio pronti per entrare compatti e solidali in consiglio comunale per far rispettare i nostri sacrosanti diritti”. Al Campidoglio i genitori chiedono sicurezza per i figli e certezza per il futuro. Nel mirino della protesta la sindaca Virginia Raggi e l’assessore ai Lavori pubblici Margherita Gatta. A loro, come peraltro approvato all’unanimità in una risoluzione del Municipio XV alcuni giorni fa che era stata presentata dalle opposizioni, dal Pd a Fi a Fdi, i genitori chiedono il finanziamento della progettazione e dei lavori di manutenzione straordinaria della scuola.

Insieme ai timori per la sicurezza, sono infatti tempi per la completa riapertura il problema più grande dei genitori, che sono arrivati anche a minacciare la cancellazione in blocco dei figli dalla scuola. La scuola sembra destinata infatti a restare chiusa a tempo indeterminato, visto che i lavori di manutenzione straordinaria possono durare anche due anni. E se il presidente del Municipio XV Stefano Simonelli non riuscirà nell’intento di trovare delle sedi alternative per riunire la scuola, soluzione alla quale sta lavorando, il futuro prossimo potrebbe riservare agli studenti le aule nei moduli-container.
 
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