25 aprile, cortei separati poi Anpi ed Ebrei in Comune

25 aprile, cortei separati poi Anpi ed Ebrei in Comune
di C.Moz.
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Mercoledì 24 Aprile 2019, 08:53

Sfileranno al mattino ancora divisi per l'ennesimo anno nel giorno del 25 Aprile festa di Liberazione nazionale ma poi alcuni rappresentanti dell'Anpi e della Comunità Ebraica saliranno molto probabilmente insieme la Cordonata del Campidoglio per partecipare alla cerimonia unitaria organizzata dalla sindaca Virginia Raggi che si svolgerà domani alle 15 in Aula Giulio Cesare. Un fuori programma che punta a perseguire la strada del dialogo e dell'unità dopo che negli anni passati sono di volta in volta naufragati i tentativi di organizzare una grande e unica festa di piazza. Solo nel 2018, ad esempio, la comunità palestinese di Roma e del Lazio promise di prender parte al corteo dell'Anpi con «le kefieh e le bandiere». La Comunità Ebraica replicò con l'assenza. E anche quest'anno, tuttavia, nonostante l'incontro istituzionale organizzato in Comune, le due realtà saranno lontane nella prima parte della giornata: l'Anpi da largo Bompiani raggiungerà in corteo piazza di Porta San Paolo, la Comunità Ebraica ricorderà, invece, i caduti in guerra prima alla Sinagoga e poi al cimitero del Commonwealth nel cuore di Testaccio. E all'appuntamento con la storia, la Capitale (che sarà oggi premiata con la medaglia d'oro al valor militare per la guerra di Liberazione) si presenta ancora divisa. Resistono le divergenze e le fratture anche se entrambe le realtà sono in cerca di un equilibro. La cerimonia in Campidoglio a cui hanno aderito sia l'Anpi che la Comunità Ebraica ne è la prova ma nella parte più emotiva e sensibile ovvero il momento della piazza permangono le lontananze.

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CORTEI E SIT-IN
Per i primi l'appuntamento è fissato alle 9 alle Fosse Ardeatine per ricordare i martiri. Da qui, una mezz'ora più tardi, l'Anpi si sposterà a largo Benedetto Bompiani da dove partirà il tradizionale corteo alla volta di Porta San Paolo. La manifestazione sfilerà lungo viale di Tor Marancia, piazza Oderico da Pordenone non lontano dalla regione Lazio, via Guglielmo Massaia, Circonvallazione Ostiense-angolo Ponte Settimia Spizzichino, via Girolamo Benzoni, via Pellegrino Matteucci. L'ultimo tratto, come di consueto, riguarderà via Ostiense fino a piazzale di Porta San Paolo dove dal palco prenderanno la parola il Presidente dell'Anpi provinciale, Fabrizio De Sanctis, la sindaca Raggi, il veterano dell'VIII Armata Britannica Harry Shindler, il rappresentante della Regione Lazio, le associazioni della Casa della memoria e il partigiano Aldo Tortorella. Le cerimonie della Comunità Ebraica, invece, partiranno domani alle 10 alla Sinagoga di via Cesare Balbo con l'omaggio alla lapide della Brigata Ebraica che ha combattuto assieme ai partigiani italiani per liberare l'Italia dal nazi-fascismo. Un'ora più tardi, la Comunità si ritroverà in sit-in al cimitero di guerra del Commonwealth, in via Nicola Zabaglia 50. A prender parte ai due momenti di celebrazione, diversi esponenti del Movimento 5 Stelle e non solo. Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello e il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, accoglieranno la sindaca Raggi, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani al cimitero del Commonwealth dove ci sarà anche il giornalista e saggista francese Bernard Henry Lévy, mentre alla Sinagoga arriveranno il vice presidente del Consiglio Luigi Di Maio insieme al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e al presidente del World Jewish Congress.

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