Treni in manutenzione, macchinisti in malattia: è caos sulle linee regionali. Ieri sulla Roma Lido erano solo tre i mezzi a disposizione, uno dei quattro rimasti in servizio (sui 20 previsti a pieno regime) ha avuto un guasto riparato nel giro di qualche ora. Mentre sulla Roma- Civitacastellana- Viterbo, su 25 macchinisti 5 non erano a disposizione per malattia. Risultato? Sulle linee regionali ieri si sono registrate corse a scartamento ridotto, banchine affollate e pendolari esausti delle lunghe attese. Con attese record sulle banchine della Metro B, riempite all’inverosimile. Un autunno caldo quello che prevedono anche le sigle sindacali. Sulla Roma Viterbo, se il personale in malattia non rientrerà saranno 18 le corse urbane al giorno a rischio e altre 6 dirette. Solo la scorsa settimana, sulla stessa direttrice, sono state soppresse centinaia di corse. In quel caso però, sulla linea gestita da Rfi, è stato necessario attivare bus navetta e treni da altre regioni in supporto.
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Come confermato dai tecnici di linea, il ritiro dei convogli era stato deciso per “un atipico consumo dei profili delle ruote dei treni”.
ROMA-LIDO
«Così - spiega Maurizio Messina, del comitato dei pendolari - i tempi di attesa nell’ora di punta sono saliti dai 22 minuti fino ai 30-35 tra il passaggio di un treno e l’altro. Un calvario». Il treno guasto è stato risistemato, ma se il numero dei convogli in servizio dovesse diminuire ancora o se, dalla officina per le grandi revisioni di Piacenza non arrivasse un altro treno operativo da qui a un mese, potrebbe materializzarsi l’incubo della riduzione del percorso fino a Magliana e non più a Piramide. L’ipotesi era stata prospettata in un incontro tra la Regione e i pendolari, poi archiviata per una soluzione “tampone”. Dal 2 ottobre, infatti, saranno operativi i bus navetta in supporto alla ferrovia, specie tra le 6,30 e le 9,30. I disservizi continui hanno causato un’autentica emorragia di viaggiatori, praticamente dimezzati nell’arco di un decennio. «Riteniamo - afferma Messina - che se prima gli habitué della Roma-Lido erano circa in 75mila, ora questo numero si sia dimezzato». I romani che vivono nel X Municipio, tra Ostia, Acilia e l’Infernetto, dunque, in gran parte hanno abbandonato il mezzo pubblico, con il risultato che ora è congestionata anche la viabilità. «Le manutenzioni dei treni stanno scontando gravi ritardi - afferma Gianluca Donati, della Faisa Cisal - mentre del progetto della grande officina autonoma a Ostia non c’è più traccia». David Nicodemi, dell’associazione TrasportiAmo suggerisce: «La Regione valuti l’ipotesi di noleggiare rotabili per la Metromare e Roma-Viterbo».
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