Saldi al via, caccia all'affare. «Andrà meglio in Centro»: ognuno spenderà 200 euro

Da giovedì via libera alle offerte al ribasso. Confcommercio ottimista

Via ai saldi, caccia all'affare. «Andrà meglio in Centro»: ognuno spenderà 200 euro
di Giampiero Valenza
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Martedì 4 Luglio 2023, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 08:16
>Sulle vetrine c'è già chi scrive "sconti": sono i "pre-saldi", vietati per legge. Ma nonostante i colpi bassi tutto è praticamente pronto tra i negozi della città per dopodomani, primo giorno delle maxiofferte di fine stagione. Secondo stime di Confcommercio i romani spenderanno quasi 200 euro a testa, un po' di più rispetto allo scorso anno. E quasi uno su due (il 45,8%) li aspetta per fare gli acquisti. E tra loro l'81,6% li userà per l'abbigliamento. Ci sarà una grande differenza tra il Centro, sommerso dai turisti, e la periferia, dove saranno soprattutto i centri commerciali a essere presa di mira. «Quest'anno i saldi a Roma torneranno a registrare numeri positivi, ma con significative differenze tra il centro e la periferia - dice Carlo Rienzi, presidente del Codacons - Il ritorno dei turisti stranieri porterà infatti ad un aumento delle vendite nelle zone centrali della città; soprattutto le boutique d'alta moda potranno contare sulle spese dei visitatori che, in questo periodo dell'anno, affollano la capitale. Bene anche gli outlet, che rappresentano una tappa fissa dei romani in occasione dei saldi, mentre i piccoli negozi di periferia saranno quelli che soffriranno di più, pagando in conto della concorrenza con e-commerce e centri commerciali».

LE ASPETTATIVE

Massimo Bertoni è il presidente di Federmoda Roma Confcommercio, ed è lui a dire che «c'è sempre tanta fiducia» attorno agli acquisti in offerta speciale. «Ci sarà una spesa media superiore rispetto all'anno scorso ma sarà drogata dall'inflazione». Ma è lo stesso Bertoni a lanciare l'allarme sulle pratiche scorrette fatte da alcuni commercianti in giro per la città: «Ci sono tantissime vetrine che già propongono sconti e promozioni nonostante un regolamento regionale vieti espressamente i "pre-saldi" trenta giorni prima dei saldi veri.

Mi sono rivolto al Comune per chiedere maggiori controlli, ma non li fanno».

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Bertoni suggerisce di guardare alle percentuali realistiche degli sconti. «Quando sono oltre il 30% è meglio diffidare - aggiunge - Lo sconto è ancora più reale quando si tratta di prodotti di qualità e brand italiani». Da Cna Commercio Roma, parlano di una stagione con «luci e ombre». «Arrivano in un momento in cui le vendite si stavano riprendendo dopo un iniziale ritardo dovuto agli eventi atmosferici poco favorevoli - commenta il suo presidente, Federico Mondello - questo significa che anche se andassero bene in termini assoluti essi incideranno negativamente sui margini comportando un danno alla redditività delle attività commerciali». «Inoltre, anche quello che potrebbe essere letto come un fattore positivo, ovvero il grande flusso turistico che caratterizza la Capitale, non incide particolarmente sull'andamento dei saldi perché i veri destinatari degli sconti sono soprattutto residenti», aggiunge Mondello, che sottolinea la necessità di una «urgente ridefinizione delle regole che caratterizzano i saldi e le promozioni a favore di una liberalizzazione che permetta ai commercianti di utilizzare questo strumento in maniera più efficace».
Anche a Roma molti negozi puntano sull'online. Un'analisi di Aicel l'Associazione italiana commercio elettronico, parla di trend in crescita. «Le vendite online sono un'opportunità per i saldi, ancor di più. Roma è tra le città italiane con il più alto incremento di vendite di questo genere, tra il 18% e il 30%», dice il presidente Andrea Spedale.
giampiero.valenza@ilmessaggero.it
 

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