Intanto il Comune è stato condannato a 2 mila euro di spese e poi di fatto si ritrova un piano antenne ridimensionato che probabilmente lascerà più libertà di movimento ai gestori di impianti radioelettrici.
Nell’ottobre del 2015 il Comune ha dato il diniego di autorizzazione al posizionamento di un impianto di telefonia cellulare su via Nettunese e Wind ha fatto ricorso al giudice amministrativo chiedendo l’annullamento non solo del diniego ma anche del Piano Localizzativo dei Sistemi e Impianti radioelettrici con annesso Regolamento Comunale, approvato con delibera di Consiglio comunale a gennaio del 2003.
Di fatti l’amministrazione locale aveva previsto antenne solo su aree di proprietà comunale. Una limitazione ritenuta troppo stringente a tal punto da essere annullata perché “limitava selettivamente ed eccessivamente i siti eleggibili, privilegiando quelli di proprietà comunale in quanto non destinati alla permanenza stabile di persone, nonché dotati di una fascia di rispetto di inedificabilità”.
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