«Partiremo in autunno», fa sapere Sabrina Alfonsi, assessore all'Ambiente e ai Rifiuti. Il Comune rilancia il progetto delle "Domus", le isole ecologiche per la raccolta della spazzatura, sogno di ogni amministrazione nell'ultimo ventennio. Strutture a basso impatto, recintate e con la presenza di un addetto dell'Ama per controllare i conferimenti e la separazione dei materiali: saranno collocate innanzitutto nei quartieri di Roma dove le operazioni di ritiro con il porta e porta si dimostrano troppo complesse e costose. Per esempio, nei vicoli del centro storico. Ma sorgeranno anche dove i grigi e sporchi cassonetti stradali finiscono per essere un affronto al decoro cittadino.
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LE SPERIMENTAZIONI
Sul modello di quanto realizzato già a Monti, a Borgo Pio e in parte a Trastevere, queste isole partiranno all'inizio nel centro storico, in aree che vogliono superare la raccolta a a domicilio come Ottavia o nei pressi di grandi agglomerati residenziali. Parallelamente, il Comune si appresa a stringere un accordo con commercianti e ristoratori per creare - anche a loro spese - Domus nelle zone della movida ed evitare che gli esercenti gettino i rifiuti nei cassonetti destinati alle famiglie.
Su input della stessa Alfonsi, la giunta Gualtieri ha approvato una memoria di giunta per avviare il progetto e, sostanzialmente, per dare mandato ad Ama - che ha inserito le isole nel suo piano industriale - di concordare con i Municipi dove collocare le Domus e per avviare le gare per il reperimento del materiale necessario.
Stando alla memoria, le isole saranno realizzate in piazzole che in alcuni casi prenderanno il posto di parcheggi stradali. Recintate (anche con pannelli colorati) e sotto la vigilanza di addetti dell'Ama, all'inizio ospiteranno gli attuali bidoncini della differenziata porta a porta per organico, plastica e metallo, carta o indifferenziato. Sarà possibile consegnare anche oli esausti, pile, e piccoli Raee come gli smartphone. Resta fuori da questo sistema il vetro, da gettare nelle attuali campane stradali. In futuro saranno montati i cassonetti intelligenti, anche per calcolare la Tari puntuale, (in base al principio "più rifiuti, più paghi") e gli utenti potranno accedere soltanto a queste aree con smart card e microchip. Prevista l'installazione di isole anche negli spazi privati di pertinenza dei condomini. Sul fronte delle autorizzazioni, Ama dovrà vedersela direttamente con i Municipi, che daranno un'occupazione del suolo pubblico non soggetta al canone di occupazione. Spiega al riguardo il Campidoglio: la quota è «già ricompresa» nel contratto di servizio, finanziato con la Tari.