Roma, autobus e tram troppo lenti: un’ora per arrivare al lavoro. La Capitale è ultima in classifica

L’indagine di Moovit. Alla Capitale, complice anche il traffico, la maglia nera dei tempi di percorrenza

Autobus e tram lumaca, Roma è ultima in classifica: nella Capitale si impiega un’ora per arrivare al lavoro
di Francesco Pacifico e Giampiero Valenza
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 14:08

Ci vogliono 52 minuti, la mattina, per arrivare al lavoro. Quattro in più rispetto al 2020. Così, quando si chiama il capo per dirgli “tardo cinque minuti”, c’è un errore: quei minuti sono quattro. Probabilmente i romani per essere puntuali, dunque, dovrebbero ritarare le sveglie, spostando il suo trillo qualche istante prima per colpa degli imbottigliamenti del traffico (e che, anche ieri, si è fatto sentire). A dirlo è il report di fine anno della App Moovit, dedicato ai mezzi pubblici, a quelli in sharing e alla mobilità urbana. Roma qui ha la maglia nera: è la città italiana dove si impiega più tempo per andare a lavorare: 52 minuti per il solo viaggio di andata, più dei 45 di Napoli, dei 44 di Milano, dei 40 di Torino (e una media nazionale di 41).

Di media si aspettano 16 minuti a Roma alla fermata di uno dei mezzi pubblici della Capitale (un minuto in più rispetto al 2020, la terza peggiore in Italia) e si percorrono 7,52 chilometri: viaggiano di più a Napoli (8,78 km), Milano (8,57 km), Venezia (8,18 km), Bologna (8,16 km).

La Capitale non eccelle quanto a uso dei mezzi di micromobilità, come monopattini elettrici o biciclette: la frequenza d’uso è del 2% (+0,5% rispetto a due anni fa), un valore inferiore a quello di Venezia (5,9%), Genova e Savona (4,2%), Napoli (3,5%). 

 

IL COVID

La pandemia e la paura dei contagi, ha spinto più di 8 persone su 100 (l’8,8%) ad abbandonare del tutto l’uso del mezzo pubblico. Il 16,6%, invece, ha deciso di utilizzarli con minore frequenza, magari quando si trovano più vuoti. Questa conversione verso i mezzi privati è stata più alta a Genova (il 13,6% ha chiuso i conti con biglietti e abbonamenti dei mezzi pubblici), Venezia (l’11,2%), Palermo (12,6%), Bologna (10,6%), Milano e Lombardia (9,2%). 

NEL MONDO

I 16 minuti di attesa medi alle fermate del trasporto pubblico è simile a Buenos Aires e inferiore a Chicago (dove si aspettano 19 minuti). Va meglio a New York (15 minuti), Parigi (13) Londra, Monaco e Berlino (11). È sui tempi brevi d’attesa che la situazione cambia per la Città eterna: il 9,57% dei pendolari dichiara di avere un tempo di attesa breve (inferiore ai 5 minuti), una cifra che, invece, nel 2020 era al 13,01%. Aumentano i tempi d’attesa alle fermate per più di 20 minuti: lo confessa il 24,33% dei cittadini di Roma e del Lazio, contro il 22,92% di New York, il 15,93% di Parigi, l’11,54% di Londra, il 10,1% di Monaco e il 7,65% di Milano. I 52 minuti di Roma usati al mattino per andare al lavoro sono gli stessi che spendono i pendolari di Parigi e Los Angeles. Va peggio in città come Istanbul (77 minuti), e San Paolo del Brasile (62). Ma per quanto riguarda le distanze medie per gli spostamenti, i romani percorrono una strada più corta. I 7,52 km si contrappongono ai 9,02 di Los Angeles, ai 9,75 di Brandeburgo, ai 10,28 di New York, agli 11,59 di Madrid e ai 12,03 di Parigi.

LA PROSPETTIVA

Il Campidoglio è impegnato, soprattutto nell’ottica del Giubileo, a ridurre i tempi del trasporto dei pendolari. Grazie ai fondi per l’Anno Santo, 61 milioni saranno spesi per 840 fermate e paline intelligenti (anche con la connessione wifi e la possibilità di ricaricare lo smartphone) che segnaleranno l’attesa in tempo reale. Ci saranno 19 nuove fermate tra Eur Laurentina e Trigoria e un nuovo capolinea sul piazzale Flavio Biondo, un primo grande nodo di scambio tra bus, sharing, ferrovia e tram. E arriveranno le nuove preferenziali, su via Marmorata e via Portuense. Le prossime, in progettazione, sono in via Gioberti, via Turati, corso Trieste, piazza Cinecittà, via Napoleone III e piazza della Rovere. 
 

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