È intervenuto per sedare una lite scoppiata tra colleghi in un magazzino del Car di Guidonia Montecelio ma è stato a sua volta aggredito a colpi di coltello: i fendenti puntati sul volto. La vittima, trentasettenne egiziano incensurato, è stata soccorso da una equipe del 118 e trasportata al policlinico Umberto I in codice giallo. È successo venerdì mattina intorno alle 9. Sul posto gli agenti del commissariato di Tivoli che hanno raccolto le prime testimonianze ed identificato i due litiganti dal cui scontro è scaturita l'aggressione al collega che era intervenuto solo per sedare la zuffa quando, vista la lama, si è reso conto che poteva degenerare.
Si tratta di due connazionali.
Un uomo di cinquant'anni, residente in zona e con precedenti, è stato soccorso da un'ambulanza in via Leonardo da Vinci e portato all'ospedale Sandro Pertini in codice giallo. Un caso, quest'ultimo, che ha fatto riaffacciare l'allarme risse nelle strade intorno al Comune della Città dell'Aria a quattro mesi dalla mega zuffa che vide due diversi gruppi fronteggiarsi a pochi metri distanza in una sola sera. È stato l'equipaggio del 118 a richiedere l'intervento degli uomini del commissariato di Tivoli vicino alla Pinetina, dove avevano soccorso l'uomo con una ferita da arma da taglio alla spalla. «Passavo di lì e mi sono imbattuto in una rissa avrebbe poi riferito il cinquantenne agli investigatori -. Uno dei litiganti, uno straniero di carnagione scura, mi si è scagliato contro con un coltello e mi ha colpito nella parte superiore del braccio sinistro». Il caso, per chiarire come sono andate le cose sabato sera in via Leonardo da Vinci, è ancora al vaglio degli investigatori del commissariato di Tivoli. Da definire ancora anche il punto esatto in cui è avvenuta l'aggressione, visto che un primo sopralluogo nella stessa serata non avrebbe consentito di trovare tracce ematiche. Ma, quando i poliziotti sono arrivati sul posto, il ferito era stato già portato in ambulanza al Pertini dove è stato medicato e suturato per la ferita riportata. E non ci sono infatti telecamere in zona che possano essere d'aiuto alle indagini.