Tutti si stanno domandano da giorni quali saranno le previsioni meteorologiche per le prossime festività natalizie. I meteorologi non si sbilanciano, restano cauti e “ammettono” che questo 2023 ha fatto registrare temperature da record e che potrebbe arrivare un Natale accompagnato da un caldo anomalo seguito da un brusco abbassamento delle temperature. «Le premetto che le previsioni oltre i 5 giorni spesso vengono disattese - dice Franca Mangianti ex direttrice della stazione meteorologica del Collegio Romano - hanno parlato della sciabolata artica, la neve dell’8 dicembre che avrebbe dovuto ricoprire Roma, nulla di tutto questo è accaduto, di sicuro dopo un un 2023 da record è plausibile che anche Natale possa far registrare come sta succedendo in questi giorni temperature sopra le medie».
Le previsioni
Sul banco degli imputati c'è proprio l’aumento delle temperature degli ultimi anni e un 2023 da record definito dai molti “l’anno più caldo della storia”.
Le temperature
Anche Coldiretti ha confermato che la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani è stata superiore di 1,1 gradi rispetto alla media di tutto il ventesimo secolo, dati emersi anceh sulla base delle elaborazioni dei dati relativi ai primi dieci mesi del 2023 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1850 secondo il quale peraltro la previsione al 99% sarà confermata a fine anno. Insomma dalle prime proiezioni del meteo, potremo aspettarci per Natale valori termici oltre la media, addirittura fino a +3°C, uno dei segni più evidenti del cambiamento climatico dovuto all'aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera che sta portando il pianeta a riscaldarsi sempre di più anno dopo anno.
Il freddo
Con il ritorno dell’alta pressione si assisterà ad un incremento delle giornate stabili e ad una diminuzione delle perturbazioni atlantiche, che saranno costrette a deviare verso il Nord Europa un fenomeno che si intensificherà proprio nelle giornate tar il16 e il 19 Dicembre per avere subito dopo Natale nella terza decade, freddo intenso e gelo, capaci di portare neve fino a bassa quota sulle regioni adriatiche e del Sud. «Indubbiamente un cambiamento climatico c’è e lo abbiamo visto da tutti i report di quest’anno - ha concluso la Mangianti - da qui a prevedere con largo anticipo un Natale caldo o freddo è prematuro, di sicuro in tendenza con gli altri mesi, anche Dicembre sta facendo rilevare temperature sopra la media rispetto agli ultimi anni».