Il culmine dell’aggressività l’aveva raggiunto la notte di Natale, quando aveva ossessionato la fidanzata con 100 messaggi e videochiamate per sapere se si trovasse effettivamente a casa della nonna, a Manziana. Era proprio lì, sul lago di Bracciano, che la vittima aveva sperato di sottrarsi a nuove violenze e soprusi. L’ennesima storia di stalking durava da mesi e si è conclusa con l’arresto, da parte dei carabinieri della stazione di Montespaccato, quartiere in cui viveva la coppia, di un trentaquatrenne accusato di atti persecutori. L’uomo era stato già raggiunto, nel novembre scorso, da un divieto di avvicinamento nei confronti di un’altra donna con la quale aveva avuto una relazione in passato.
LA RICOSTRUZIONE
Nemmeno la sera del 24 dicembre aveva lasciato in pace la sua fidanzata, una commessa di 20 anni, che aveva deciso di trascorrere la vigilia a casa dell’affezionata parente alle porte di Roma.
Dalla stazione dei carabinieri di Manziana era partita immediatamente una pattuglia e una volta rintracciata l’auto, i militari avevano identificato l’uomo. La ragazza, quella sera stessa, si era fatta accompagnare a Roma dai militari per prendere gli abiti dalla casa in cui, dal mese di luglio, abitava con il trentaquattrenne. Poi la decisione di formalizzare la denuncia la sera di Natale, presentandosi in caserma. Come emerso da quanto raccontato dalla vittima ai carabinieri della compagnia di Trastevere, quanto avvenuto a Manziana era stato l’ultimo atto di un incubo fatto di minacce, aggressioni verbali e fisiche.
Agli investigatori aveva riferito di subire, ormai da diversi mesi, la presenza opprimente e minacciosa dell’uomo, spesso degenerata in vere e proprie aggressioni, specialmente a seguito dell’assunzione di sostanze stupefacenti. Nel fascicolo sono stati descritti dettagliamente le vessazioni vissute a causa del comportamento del fidanzato, ex commesso, al momento senza un’occupazione fissa e della sua gelosia morbosa. La giovane ha raccontato che si era presentato in diverse occasioni al negozio dove lavorava e che la controllava ossessivamente anche sui social.
L’APPOSTAMENTO
Così la donna, volendo trascorrere le feste natalizie in pace, aveva deciso di trascorrere la vigilia del Natale fuori. Ma l’uomo si era addirittura appostato sotto l’abitazione della nonna. Per questo motivo i carabinieri, alla luce delle ultime novità a tutela delle vittime di violenza, di intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’arresto c.d. differito del trentaquattrenne, portato nel carcere di Regina Coeli. Il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura degli arresti domiciliari, disponendo la misura cautelare del divieto di avvicinamento a una distanza non inferiore ai 500 metri dalla persona offesa. Contestualmente è scattato il divieto di interazione con la donna, sui social e attraverso qualsiasi messaggistica, sia sms che whatsapp. Dagli atti è emerso che l’uomo aveva assunto un comportamento persecutorio anche nei confronti dell’ex compagna, che lo aveva denunciato agli stessi carabinieri di Montespaccato: la Procura aveva quindi disposto un provvedimento di divieto eseguito dai carabineri due mesi fa. La vittma si è convinta a presentare denuncia anche alla luce della misura cautelare scattata nei confronti del compagno, che aveva umiliato pubblicamente l’ex convivente.