Dado nei guai per le accuse dall’ex della figlia, al via il processo. «Diffamazione aggravata»

La vicenda parte nel 2019 quando il giovane venne accusato di aggressione

Dado nei guai per le accuse dall’ex della figlia, al via il processo. «Diffamazione aggravata»
di Federica Pozzi
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Martedì 4 Aprile 2023, 22:48 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 08:55

Dado, in aula, sul banco degli imputati. Il comico e cantante, all’anagrafe Gabriele Pellegrini, è finito a processo per diffamazione aggravata dopo la denuncia dell’ex fidanzato della figlia. Era stato lo showman, ospite in diversi programmi televisivi, a raccontare nel 2019, l’aggressione subita dall’allora sedicenne. 
Dopo le sei denunce per stalking di Pellegrini nei confronti del giovane e dopo aver provato a mediare con i genitori, la situazione è degenerata. Una sera Dado, sceso di casa per discutere con l’adolescente, aveva ricevuto un pugno sul naso. Almeno secondo il suo racconto. 

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I PROCESSI

Il tribunale dei minori che si è occupato del caso ha però archiviato la denuncia di Dado. E così dopo le tante narrazioni in Tv d è partita la controdenuncia per diffamazione aggravata da parte dei legali del ragazzo, oggi maggiorenne. Ieri a piazzale Clodio la prima udienza del processo. Presenti in aula Dado con il suo avvocato, Anna Maria Buono, e Alfredo Vitali, il difensore di Federico Molteni che si è costituito parte lesa. Il giudice ha tentato di proporre una mediazione, chiedendo alle parti se ci fosse possibilità di un accordo ma l’avvocato del comico ha detto prontamente di no, mentre la parte civile ha lasciato uno spiraglio aperto. Contemporaneamente a questo processo è stato aperto un fascicolo sul padre del giovane, anche lui accusato di diffamazione per alcuni post pubblicati su Facebook contro Pellegrini. Commenti che l’uomo aveva postato dopo aver ripetutamente tentato di andare anche lui nelle trasmissioni televisive per spiegare la versione del figlio. 
Diversi i programmi televisivi che, nell’aprile 2019, hanno visto Dado intento a denunciare il ragazzo. 

LE ACCUSE DI DADO

A “Mattino Cinque”, su Canale 5, raccontava: «Mi ha detto scendi che ti meno, una bella minaccia aperta.

Sono sceso e ho chiamato la polizia, lui ha fatto retromarcia e ha provato a investirmi, mi sono scansato all’altezza del finestrino e dal finestrino mi ha dato un pugno sul naso provocandomi una frattura». In quell’occasione aveva chiamato più volte Molteni “il bullo”. Poi di nuovo, intervistato da Barbara D’Urso a “Pomeriggio Cinque”, Dado aveva affermato: «Mi ha minacciato, dicendo subito scendi che ti meno perché è un violento e questa non è una cosa improvvisa». Non solo nei programmi tv, Pellegrini qualche giorno prima aveva segnalato agli agenti, fuori dalla scuola frequentata dalla figlia e dal giovane, il ragazzo, e davanti a studenti e docenti, parlando con il dirigente scolastico aveva chiamato Molteni “delinquente”. 

IL POST

Poi Dado era passato ai social network. A maggio del 2019, sul suo profilo Facebook, in un : «Si sa che spesso la verità che ricostruiscono gli avvocati per difendere i propri clienti è lungi dalla realtà storica. Si sa che la verità processuale si basa sulle prove. Quello che gli avvocati non sanno ancora è quante prove sono state acquisite dal nucleo investigativo deicarabinieri di via Inselci sui reati commessi contro la mia famiglia. Comunque vivere nella menzogna è già una bella punizione per chiunque scelga di farlo». Quindi riassumendo la posizione espressa dagli avvocati dicendo: “è tutto falso!”, illustrava quelli che gli sembravano i paradossi della vicenda: mia figlia si è minacciata da sola; si è diffamata da sola; si è insultata da sola; si è augurata un cancro al pancreas da sola; si è spaccata gli occhiali da sola; ha cercato di convincersi di cambiare scuola da sola..» Tredici accuse dopo le quali concludeva: «Purtroppo potrei continuare per altri 40 punti il tutto per una strategia mediatica??? Faccio i miei complimenti a questa teoria e a chi la sostiene».

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