Roma, crolla il soffitto in Corte d’appello. Il pg: «Mi sono spostato appena in tempo»

L'incidente alle 9.30 del mattino all'ingresso del palazzo

Choc in Corte d’appello: crolla il soffitto. Il pg: «Mi sono spostato appena in tempo»
di Michela Allegri
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 23:24

Un rumore strano e un tonfo improvviso: ieri mattina è crollato il soffitto nell’ingresso esterno della sede della Corte d’appello di Roma. «Ho sentito il rumore dell’acqua e dopo pochi secondi un forte tonfo. Ho fatto appena in tempo a spostarmi», ha raccontato il sostituto procuratore generale della Corte d’ Appello, Roberto Felici. E ancora: «È venuta giù acqua bollente, probabilmente dell’impianto di riscaldamento, con parte delle tubature e del controsoffitto. Per fortuna nessuno si è fatto male». Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la paura è stata tanta: la sede della Corte d’appello, in via Romeo Romei 2 è stata evacuata. Sul posto, oltre ai carabinieri, la Polizia penitenziaria e i vigili del fuoco che hanno effettuato un sopralluogo per verificare la stabilità dell’edificio e le cause del crollo. Da un primo esame sembra trattarsi di un danno a una tubatura interna del palazzo, che non sarebbe stato nemmeno segnalato ad Acea, estranea ai fatti.

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L’ALLARME

Non è la prima volta che si verificano incidenti nella cittadella giudiziaria.

Lo scorso marzo, per esempio, è crollata una porzione di soffitto in un ufficio delle segreterie nella palazzina B. E ancora: per mesi ci sono state porte senza maniglie, gradini rotti, bagni sporchi, buche nel cortile segnalate con cartelli. «Intorno alle ore 9.30 è crollato un controsoffitto nel palazzo di via Romei nel quale sono allocati gli uffici della Corte di appello, settore penale e lavoro. Ne è conseguita una copiosa perdita di acqua e l’edificio è stato sgomberato. In seguito al sopralluogo dei vigili del fuoco, alle ore 12 è stato consentito un rientro graduale nelle aule e nelle stanze, utilizzando esclusivamente le scale», ha detto Alessandro Picchi, della Giunta esecutiva della sezione di Roma dell’Associazione nazionale magistrati. «Nelle more del necessario ripristino dello stato dei luoghi e delle riparazione necessarie agli impianti - ha aggiunto - la Ges romana segue con apprensione la vicenda, che rappresenta un caso non isolato, e auspica che si ponga rimedio in tempi brevi a questa critica situazione, scongiurando per il futuro ogni occasione di rischio per la salute del personale, dei magistrati degli avvocati e degli utenti. La situazione generale nell’area interessata dal crollo è resa ancor più critica dalla compresenza, nell’adiacente edificio del tribunale e della procura, di imponenti lavori di ristrutturazione per l’efficientamento energetico».

 

LE REAZIONI

Luca Bellini, rappresentante Rsu Fsi - Usae del tribunale di Roma, parla di «fatto molto grave. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma rimane alto l’allarme riguardo la sicurezza nei luoghi di lavoro. Al Tribunale di Roma, che è adiacente alla Corte d’Appello, sono iniziati i lavori di efficientamento energetico, ma la situazione è preoccupante: impalcature, percorsi obbligati, rumori di trapani, viavai di operai, un piazzale completamente chiuso perché adibito ad area di cantiere e quindi vie di fuga ridotte. E siamo solo all’inizio». I lavori, infatti, dureranno a lungo. Per questo la Rsu del Tribunale di Roma chiede «la delocalizzazione del tribunale durante tutto il periodo dei lavori». Stessa richiesta anche da parte del sindacato Fp Cgil: l’incidente di ieri, per il quale «possiamo parlare di tragedia sfiorata», è solo «l’ultimo di una serie di episodi che si sono riversati sul personale per periodi prolungati, come lo scorso allarme legionella, talmente grave da rendere necessari numerosi interventi di iperclorazione. Tutto ciò non fa altro che denotare un quadro preoccupante per quello che riguarda la sicurezza dei numerosi lavoratori della cittadella giudiziaria».

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