Carta d'identità elettronica, a Roma il rebus delle prenotazioni: «Veloci solo per pochi»

Agende piene e problemi informatici: fissare un appuntamento è un’impresa. L’assessore Catarci: «Presto lo stop alle lunghe attese»

Carta d'identità elettronica, a Roma il rebus delle prenotazioni: «Veloci solo per pochi»
di Fabio Rossi
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 10:09

La "lotteria delle carte d'identità elettroniche" scatta ogni giorno a mezzanotte: minuto più, minuto meno. Sul sistema centralizzato del ministero dell'Interno vengono scaricate le poche centinaia di appuntamenti disponibili, da qui a due mesi, negli uffici anagrafici dei 15 Municipi romani.

Che vanno esauriti in pochissimo tempo: l'altra notte verso le 0,30 ne erano rimasti solo alcuni agli sportelli municipali del II, VI e XII; ieri mattina più nulla. Con una differenza, rispetto al recente passato: ora, per disposizione del Campidoglio, vengono inseritI soltanto gli appuntamenti disponibili entro due mesi. Stop, quindi, alle prenotazioni a distanza di 5-6 mesi (magari in Municipi diversi dal proprio): poco utili e che, spesso, andavano deserte perché il cittadino interessato trovava nel frattempo altri metodi per anticipare il rilascio del documento (come i continui Open Day organizzati dall'amministrazione comunale) o, semplicemente, se ne dimenticava.

Pensione più veloce con i servizi digitalizzati, impiegata anche l'intelligenza artificiale

I PROBLEMI

In questi giorni, alla carenza strutturale di slot nelle agende si è aggiunto un blocco dei sistemi digitali del Campidoglio, durato tre giorni, che ha interrotto anche il rilascio dei certificati anagrafici. «Il problema continua a creare disagi in particolare sui cambi di residenza - spiega l'assessore capitolino al personale, Andrea Catarci - ed è scattato mentre si stava eseguendo un intervento di implementazione di misure di cybersicurezza, con il sistema che in alcuni momenti salta». Il problema è comunque in via di risoluzione, consentendo così all'amministrazione di riprendere il lavoro di miglioramento della situazione generale sul fronte delle carte d'identità elettroniche, dopo gli anni della paralisi quasi totale - soprattutto nel periodo immediatamente successivo al picco dell'emergenza Covid - e degli appuntamenti presi anche con 7-8 mesi di anticipo sulla data di presentazione agli sportelli municipali. Molto complicato è stato, per molto tempo, anche il semplice collegamento con il portale del ministero dell'Interno per riuscire a prenotarsi e così ottenere il documento che, oltre alla possibilità di accesso ai servizi digitali, consente di viaggiare quantomeno entro i confini dell'Unione europea e dell'area Shengen.

IL TREND

Nel 2023 il Campidoglio ha emesso oltre 350 mila Cie - quasi il 25 per cento in più rispetto al 2021, quando ne erano state rilasciate complessivamente 288 mila - e sta moltiplicando gli sforzi per ridurre i tempi di attesa. In totale, da quando è stata introdotta la carta d'identità elettronica, a Roma ne sono state emesse 2 milioni, su circa 2,8 milioni di residenti totali. Il Campidoglio è al lavoro per ottimizzare e ampliare le agende di tutti i Municipi (sempre con un limite di 60 giorni dalla prenotazione all'appuntamento), aggiungendo quelli che sono attualmente pieni fino all'estate. «Quando saremo a pieno regime, ad agosto verranno caricati nel sistema di prenotazioni 1.200 appuntamenti al giorno, contro gli 800-900 di ora - sottolinea Catarci - Non saranno risolti completamente i problemi, ma di certo ci troveremo di fronte a una situazione molto più efficiente per i cittadini e non ci saranno più le lunghissime attese che si vedevano fino a qualche tempo fa. Il nuovo modello su base mensile prevede l'inserimento in agenda di 22.720 appuntamenti in 20 giorni, con una media di 1.136 al giorno.

GLI ORARI

Non solo: «Per rendere più facili le prenotazioni, chiederemo ai Municipi di non inserire più gli appuntamenti tutti insieme a mezzanotte, come accade ora, ma in tre momenti diversi della giornata: alle 9, alle 12 e alle 15», aggiunge l'assessore. La sperimentazione dovrebbe partire il 6 maggio, per trarre poi un bilancio a sei mesi dall'avvio. Tutto ciò mentre gli Open Day continuano a macinare tra le 500 e le mille Cie, in quasi tutti i fine settimana.
 

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