Eredità Alberto Sordi, processo rinviato per mancate notifiche

Eredità Alberto Sordi, processo rinviato per mancate notifiche
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Martedì 17 Gennaio 2017, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 09:00
Problemi procedurali conseguenti alla mancata notifica ad alcuni dei dieci imputati del loro rinvio a giudizio e della fissazione del processo a oggi hanno bloccato il giudizio. Il giudice monocratico Maria Elena Mastrogiacomo ha disposto oggi la ripetizione delle notifiche fissando poi un calendario delle udienze fino al 1 dicembre prossimo e stabilendo l'inizio del processo al 14 marzo prossimo. Davanti al giudice sono imputate dieci persone accusate in sostanza di aver attinto a piene mani dal patrimonio del popolare attore raggirando la sua sorella Aurelia di 97 anni morta a ottobre del 2014.

I principali imputati sono il notaio Gabriele Sciumbata, gli avvocati Carlo Farina e Francesca Piccolella e Arturo Artadi.
Questi per lunghi anni fu alle dirette dipendenze di Alberto Sordi passando poi alle dipendenze di Aurelia Sordi. Insieme con loro, accusati di circonvenzione di incapace sono processate altre sei persone accusate di avere senza giustificazioni beneficiato di considerevoli somme di denaro. A seconda della posizione processuale agli imputati si contesta oltre che la circonvenzione di incapace, il patrocinio infedele, la ricettazione, il falso ideologico. Lo spunto perché il pubblico ministero Eugenio Albamonte avviasse l'inchiesta fu la denuncia di un direttore della banca dove erano depositati i denari di Albertone e di Aurelia poco convinto di come venivano gestiti i conti correnti a loro intestati.
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