Roma, il gazebo abusivo sopra la Basilica di Sant'Agnese in Agone è di un albergo privato

Roma, il gazebo abusivo sopra la Basilica di Sant'Agnese in Agone è di un albergo privato
di Laura Larcan
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 11:07


Storia di un gazebo bianco montato senza autorizzazioni dai gestori di un albergo privato nientemeno che sulla chiesa di Sant'Agnese in Agone a piazza Navona, e che attende di essere rimosso. E sì che è passata una settimana dall'exploit dello scempio, rimbalzato dagli uffici della Polizia Municipale alle pagine di giornali. Quello che almeno è sicuro è che «il Municipio farà presto nei prossimi giorni un intervento con i responsabili dell'ufficio tecnico insieme ai vigili per sanzionare le condizioni dell'abuso e verificare se ci sono anche altri tipi di irregolarità nella struttura alberghiera e procedere subito alla rimozione», annuncia la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi.

Ieri sera, manco a dirlo (sfidando anche la pioggia), pali di metallo, luci e tendoni color latte per il dehor sul cielo di piazza Navona brillavano oltre la balaustra concava disegnata da Francesco Borromini tra i due campanili della chiesa gioiello del Barocco. Possibile? Perché si sta aspettando tanto tempo di fronte ad una evidente, per dirla con la Soprintendenza di Roma, «violazione dei vincoli paesaggistici e monumentali». Il retroscena è quello di un drastico rimpallo di responsabilità tra gli uffici tecnici del Campidoglio e quelli del I Municipio di fronte ad una situazione complicata, mentre i verbali della polizia municipale passano di scrivania in scrivania in attesa del provvedimento di sgombero. In tutto questo, la Soprintendenza statale di Roma guidata da Francesco Prosperetti tuona che «L'abuso amministrativo è evidente, c'è una palese infrazione, e i nostri funzionari non hanno mai dato il via libera a strutture di questo tipo».

IL MIBACT
Lo scrive nero su bianco nella lettera inviata (protocollata ieri) al mini-sindaco e al Gruppo Trevi della Polizia Municipale: «nell'immobile indicato sono state realizzate opere abusive: l'installazione all'esterno di gazebi e stufe a fungo sulla terrazza di affaccio, dietro il campanile di Sant'Agnese in Agone». La richiesta è di «immediata rimozione» per questo giardino d'inverno: il roof garden dell'albergo con ingresso su via di Santa Maria dell'Anima 30, sorto sugli antichi spazi del Collegio Innocenziano.
Una gestione non nuova al comando della Polizia locale, dove sono intervenuti in due occasioni, ad agosto e ad ottobre, in entrambi i casi con sanzioni da 10mila euro: «Si trattava di abusivismo di attività ricettiva e di somministrazione - raccontano dagli uffici della Polizia Municipale - C'era una non conformità dei reali posti letto: insomma avevano un numero di stanze maggiori rispetto a quelle dichiarate e autorizzate». In entrambi i casi i vigili, dicono dal comando, hanno fatto partire le segnalazioni amministrative all'Ufficio capitolino per le attività ricettive.

Dal Campidoglio, dall'assessorato al Commercio, precisano però che «gli ombrelloni abusivi sono una violazione del vincolo monumentale e che quindi devono intervenire i tecnici del Municipio per predisporne la rimozione». Dal I Municipio spiegano che «essendo un'attività ricettiva, la competenza invece è del dipartimento dello sviluppo economico del Comune». Dal canto loro i vigili, invece, evidenziano come ci sia una falla normativa su cui fanno breccia i trucchetti degli albergatori: «Le persone sanzionate spesso cambiano nome e presentano una nuova scia (la segnalazione di inizio attività, ndr.) facendo decadere i precedenti provvedimenti. Qui siamo di fronte ad una gestione che ha cambiato già tre volte la scia: l'ultima delle quali presentata per aggiungere nell'attività ricettiva il quarto piano con la terrazza che ovviamente non rispetta le normative».

 

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