Oltre al Museo dedicato alla Scienza, che occuperà 27mila metri quadrati, saranno realizzati 200 residenze private (29mila mq), 70 alloggi sociali (6mila mq che saranno venduti o affittati a prezzi calmierati), 5mila metri quadri di negozi, altrettanti per strutture ricettive quali hotel ma anche attrezzature pubbliche per il quartiere come una biblioteca e un ambulatorio.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Campidoglio, il Ministero dell'Economia, l'Agenzia del Demanio e coinvolge il Fondo immobiliare gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti. La realizzazione della Città della Scienza, infatti, sarà possibile grazie alla messa in valore dell'area, che consentirà di reperire le risorse necessarie - si prevede un investimento complessivo di circa 350 milioni di euro - per l'intervento senza costi aggiuntivi per l'amministrazione comunale.
«A sei mesi dal nostro insediamento - commenta il sindaco di Roma Ignazio Marino - questo è il primo progetto che va nella direzione della rigenerazione urbana. Avevamo detto che non volevamo altro cemento ma riqualificare, come si fa a Londra e Parigi, aree abbandonate. È un'operazione straordinaria che darà alla città un Museo che Roma attendeva da quasi 30 anni. Tutto questo utilizzando un patrimonio abbandonato dello Stato che darà benefici e vantaggi economici allo Stato stesso, alla Capitale e ai cittadini».
«Per quanto riguarda la tempistica - spiega l'assessore capitolino all'Urbanistica Giovanni Caudo - la delibera di giunta con la variante urbanistica dell'area dovrà essere approvata in consiglio comunale. Il giorno dopo partiremo per fare il masterplan. E crediamo che tutto ciò possa avvenire nell'arco di due mesi. Entro l'anno completeremo tutta la fase di progettazione». Inoltre è previsto già dalle prossime settimane un percorso di partecipazione con il II Municipio che sarà coinvolto nella fase progettuale.
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