Roma, flop dell'asfalto "magico": dopo 24 ore è già sbriciolato

Roma, flop dell'asfalto "magico": dopo 24 ore è già sbriciolato
di Simone Canettieri
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Mercoledì 6 Giugno 2018, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 16:46

IL CASO
L'incantesimo dura meno di 24 ore. E la mano di «asfalto magico sigillante», annunciato con una certa enfasi dal Campidoglio, mostra una serie di limiti niente male: il ritorno della buca. Selvaggia, forte e ribelle. Ma come, ancora tu, ma non dovevamo vederci più?



Il test è stato lanciato lunedì nel III e nel VIII municipio, dove casualmente domenica si vota per eleggere i nuovi presidenti dei municipi. Virginia Raggi ha sponsorizzato queste «soluzioni innovative per preservare l'asfalto». Si tratta ha spiegato la sindaca di «un'emulsione di gilsonite per la protezione del manto stradale, già usata per le piste degli aeroporti negli Stati Uniti, paese particolarmente avanzato in questo settore». Adesso si scopre che l'intento è quello di «preservare di più» il manto stradale ed «evitare anche, come successo con l'ondata di freddo e pioggia di quest'inverno, che si spacchi e si sgretoli». Quindi nessuna magia, ma al massimo un agente frenante. Dunque dove c'era un cratere, dopo la mano di prodotto, è ricomparsa (complice anche la pioggia) la buca. E il tavolo da biliardo è diventato di nuovo un campo da golf. Sogni sgretolati. Eppure la scoperta - «proveniente dall'America e usata nelle piste degli aeroporti» - era stata propagandata stile allunaggio.

LA DENUNCIA
Il «prima» e il «dopo» con tanto di gioco scopri le differenze è stato effettuato in via Galba, municipio ottavo. Ed ecco la brutta sorpresa. Attacca il Pd: «È proprio vero che la toppa è peggio del buco, ma con Raggi neppure i più pessimisti potevano prevedere che avremmo dovuto subirci entrambe».
Il mezzo autogol del Campidoglio e dell'assessore ai Lavori Pubblici Margherita Gatta (con la magia bisogna stare attenti) presta il fianco agli attacchi dei dem capitolini, proprio perché nell'ottavo municipio si vota e la campagna elettorale si fa pressante. «E non è solo il sigillante - spiegano dal Pd - una soluzione di certo non originale, a fare crepe. Anche la scelta dei municipi dove la cosiddetta sperimentazione è stata avviata mostra la coda di paglia: così gli elettori chiamati alle urne vedranno la sintesi dell'amministrazione grillina: le strade a pezzi e il tentativo di imbonirli con una soluzione posticcia, in extremis e soprattutto che non funziona».

LA RISPOSTA
Margherita Gatta prova a schivare gli attacchi. E dice: «Ci tengo a ripetere che le strade scelte sono già ammalorate e selezionate dalla ditta proprio per questo motivo al fine di effettuare i test nelle condizioni peggiori e fermare il processo di degradazione in atto. Il materiale non ricostruisce il manto stradale, ma lo sigilla, esattamente com'è ora, con una sorta di pellicola che blocca il tempo di invecchiamento». Dunque, occorre avere pazienza: «L'esito del test potrà dirsi acquisito fra qualche mese», suggerisce la responsabile delle strade della Capitale. In poche parole, è la versione non più magica ma molto realista del Comune, se fra qualche mese ci saranno sempre le stesse buche, e non delle nuove, il risultato sarà raggiunto.
Ieri il test nel III municipio - altra amministrazione decentrata al voto - è slittato a causa della pioggia. Oggi riprenderà. Ma i grillini di Montesacro non sono pronti a fare salti di gioia: potrebbero finire dentro una buca dopo 24 ore. Oplà, ancora tu.

 

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