Bianca Zarfati, 55 anni, secondo gli investigatori, ha comandato il gruppo (12 le persone arrestate) con la durezza tipica di un boss che sovrintende e stabilisce le condotte dei gregari, che amministra i profitti e ordina le punizioni di chi "sgarra". Sempre secondo quanto risulta agli uomini della squadra mobile di Luigi Silipo, era lei a coordinare l'approvvigionamento che avveniva direttamente in Perù.
Ed era lei a fissare il prezzo finale della droga. Sono stati sequestrati al gruppo, che aveva base a Fiumicino e Ostia, oltre tre chili di cocaina e due di hashish. Fra i "soldati" della Regina anche alcune donne: le portavano, oltre ai contanti, gioielli e oggetti di valore usati come merce di scambio per la droga. Un altro scenario classico dei boss della malavita che amano circondarsi di oggetti di lusso per ribadire il loro ruolo.
Alla ”gang” è stata sequestrata anche un pistola di grosso calibro. Dalle intercettazioni sarebbe emerso in modo inequivocabile come a Bianca Zarfati spettasse sempre l’ultima parola circa il comportamento e gli obiettivi da perseguire dell’organizzazione.
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