Ragazza travolta e uccisa, la disperazione del fidanzato: «Morire così è assurdo»

Ragazza travolta e uccisa, la disperazione del fidanzato: «Morire così è assurdo»
di Laura Bogliolo e Camilla Mozzetti
2 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Luglio 2018, 08:23
«Ma ti rendi conto? L'hanno ammazzata mentre passava sulle strisce pedonali, stava solo attraversando la strada! Non si può morire così». Grida, lacrime, disperazione. Matteo è il fidanzato di Caterina e si stringe al papà della ragazza, distrutto dal dolore. Il corpo della giovane romana, 22 anni, studentessa di Giurisprudenza, è ancora lì a terra, coperto da un lenzuolo bianco sporco di sangue.

«Non si può morire così» ripete Matteo. «Era una bravissima ragazza, la conoscevo da quando era una bimba, aveva ottimi profitti negli studi, doveva raggiungere gli amici per una cena, poi sarebbe partita per le vacanze» dice piangendo un'amica che ha raggiunto subito i genitori scesi in strada. «Questo tratto di Corso Vittorio Emanuele II è pericolosissimo aggiunge una donna, amica della famiglia da quando abito qui ci saranno stati più di venti incidenti». I residenti spiegano che il marciapiede è troppo vicino alla corsia della strada dove passano auto, scooter, bus dell'Atac e tanti, anzi tantissimi pullman turistici e open bus.

LA RABBIA
Le amiche di Caterina sono sconvolte, piangono, si disperano. «Era una ragazza speciale, dolcissima, stavamo sempre insieme e studiava tantissimo, doveva partire finalmente per le vacanze, e invece...» riescono a dire con filo di voce. Sul posto c'era anche Francesco, l'autista del pullman turistico che si è difeso così: «Il semaforo era verde per me». Una circostanza che dovrà essere confermata dall'inchiesta dei vigili. Il pullman fermo sulla strada, Caterina a terra, da un lato la famiglia, le amiche e Matteo. I residenti ieri oltre alla pericolosità della strada, denunciavano «l'assedio continuo dei pullman turistici».

LA DENUNCIA
Da tempo si chiede un limite all'accesso dei giganti d'acciaio. «C'è una invasione dice Gianni Battistoni, presidente dell'Associazione via dei Condotti Roma purtroppo non ha il senso della misura, parcheggiano ovunque, soprattutto sul lungotevere e lasciano i motori accesi, questa conclude Battistoni è una città allo sbando». «Si deve riprendere il controllo di Roma il commento di Roberto Tomassi del Coordinamento Residenti Città Storica i pullman turistici sono un pericolo, è netta la sensazione che non ci siano più regole, i vigili sono assenti e invece dovrebbero garantire la sicurezza nelle strade, sembra che sia tutto lasciato al buon senso, in Centro ormai entra chiunque. I pullman conclude dovrebbero restare fuori le Mura Aureliane».

Ancora più netto Paolo Gelsomini, di Progetto Celio: «Dovremmo andare sempre di più verso il progressivo svuotamento di mezzi dal centro storico, invece i pullman aumentano e vanno ovunque». I residenti rabbrividivano ieri alla notizia della morte di Caterina. «La notizia è drammatica diceva il comitato Prati in azione ma i pullman non dovevano parcheggiare fuori dell'anello ferroviario? Che fine ha fatto il progetto del Campidoglio?».
 
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