Più di cento genitori di bambini disabili stanno protestando da questa mattina davanti alla sede del X Municipio a Ostia. I familiari chiedono la regolarità del servizio di assistenza disabili nelle scuole del territorio.
 
L'assistenza non è più garantita da ieri e i ragazzi con disabilità non possono andare in bagno non avendo autonomia.Le scuole materne, elementari e medie del Comune di Roma hanno chiamato a casa le famiglie per riportare a casa i propri figli.
 Il contenzioso nasce da un bando "viziato", giudicato così dal TAR del Lazio, che ha imposto al Municipio un maxi risarcimento alla onlus che per prima denunciò le irregolarità della gara, voluta dall'ex assessore ai servizi sociali della giunta Tassone, il presidente dem finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta Mafia Capitale. Sono evidenti, infatti, i legami delle coop vincitrici del bando con il satellite delle società riconducibili al sodalizio Buzzi-Carminati.
 Una delle ditte vincitrici per poter partecipare alla gara ha avuto in prestito la sede di un locale a Ostia del  consigliere Pd e presidente della commissione servizi sociali. Momenti di tensione con i vigili urbani che hanno chiuso l'accesso agli uffici alle famiglie che continuano a chiedere solo una cosa: dignità per i propri figli.