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«Accadde una notte di dodici anni fa, e decidemmo di chiamarla Notte Bianca – spiegano gli organizzatori sulla pagina dell'evento lanciato sui social - Un momento completamente autorganizzato e autogestito dagli studenti dell’università più grande d’Europa. Un evento che spalanca le porte della città universitaria per una giornata di sperimentazione culturale indipendente e di riappropriazione degli spazi, di partecipazione e socialità, a sostegno delle spese legali del movimento studentesco». Il festone inizierà dalle 17 e durerà per tutta la notte. Saranno allestiti due palchi: uno davanti alla facoltà di Lettere (per la musica hip hop e rap); un altro davanti a Chimica, con djset dalle 22 (spazio alla musica techno). Presenti stand e banchetti per la vendita di prodotti di vario genere.
L’edizione di quest’anno – la dodicesima - avrà come sottotitolo “Smascheriamo l’università di carta”: «Perché è la carta – sostengono gli antagonisti che la promuovono - l’elemento costitutivo di questo modello di università. Sia essa carta moneta, scartoffie da cercare nei gironi infernali della burocrazia o il pezzo di carta che tutti rincorriamo nel percorso di studio». E il riferimento è anche al documento varato dal rettorato – d'intesa con i rappresentanti degli studenti – volto a regolamentare gli eventi ludici dentro l'ateneo: un regolamento che stabilisce un preciso iter da seguire per poter organizzare feste di questo tipo. E che, in questo caso, sarebbe stato seguito. «L’8 giugno – viene promesso - l’università tornerà ad essere viva e attraversata da migliaia di corpi che si riapproprieranno di quello spazio che rendono vivo quotidianamente, sfidando gli assurdi divieti delle istituzioni universitarie».
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