Roma, è tempo di Chanukkà: via alla festa delle luci

Piazza Barberini gremita per la celebrazione
di Alessia Marani
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Domenica 2 Dicembre 2018, 19:52 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 10:18

Prima il tweet della presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, poi la cerimonia di accensione della grande Menorah in piazza Barberini alle sei di domenica pomeriggio. Gli ebrei romani sono tornati a festeggiare la vittoria della luce sulle tenebre accendendo la grande Menorah.
 

 

«Da questa sera, per otto giorni accendiamo i lumi di Chanukkà. Lo facciamo in ricordo della resistenza del popolo ebraico nei confronti di chi voleva cancellare la nostra identità. Un miracolo che si ripete ogni giorno e che illumina le luci dei luoghi in cui viviamo», il tweet che ha preceduto la celebrazione, che segna quest'anno il suo trentennale. Tra canti, balli e i tradizionali dolci fritti, hanno salutato l'arrivo di Chanukkà anche l'ambasciatore americano Lewis Eisenberg, l'ambasciatore di Israele Ofer Sachs, il rabbino capo Riccardo Di Segni, la  presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia, l'assessore comunale Linda Meleo in rappresentanza della sindaca Virginia Raggi, la consigliera della Città metropolitana Gemma Guerrini e l'ex consigliere comunale Federico Rocca. Il tutto è stato organizzato da Chabad Lubavitch.

Le parole finali le ha pronunciate il rabbino Yitzhak Hazan: «Pochissima luce riesce a respingere tanto buio. Nel 1938 i nazisti marciavano a Berlino, oggi in quella stessa piazza si festeggia la nostra festa. E la luce si accende contemporaneamente in15mila piazze pubbliche. Chi ha vinto: noi o loro?».

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