Roma, caos Anagrafe per le carte d'identità: «A rischio le vacanze»

Roma, caos Anagrafe per le carte d'identità: «A rischio le vacanze»
di Alessia Marani
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Sabato 4 Agosto 2018, 09:43
Le vie del Signore saranno pure infinite ma per chi deve rinnovare la carta d'identità a Roma c'è solo la Via Crucis, soprattutto se si vuole ottenere il documento con urgenza, alla vigilia delle vacanze prenotate e del decollo di un aereo per l'estero. Due impiegati su tre sono in ferie, gli uffici decentrati dell'anagrafe dal primo agosto sono chiusi a rotazione per mancanza del personale, la disinformazione regna e ogni Municipio ha una procedura diversa. Risultato? Code dall'alba davanti agli uffici aspettando l'apertura: le persone in fila, nell'attesa, si distribuiscono numeretti autogestiti.



«L'altra settimana a Corviale l'ultimo numero è andato via già alle 6,40», racconta Gianluca M. Non basta, non tutti lo sanno: per pagare le tasse, anche solo quella di 5,42 euro per il cartaceo d'urgenza servono carta o bancomat, «e soprattutto gli anziani sono costretti a uscire per andare a pagare in tabaccheria o addirittura a fare un'altra fila alla posta», afferma Marco Palma, consigliere dell'XI, che ha scritto al Garante della concorrenza e del mercato chiedendo «se il provvedimento non danneggi l'utenza».

LA RABBIA
L'esasperazione è alle stelle: gli utenti chiamano polizia e carabinieri per le lunghe attese (a Magliana e a Talenti per esempio) e non è insolito che anche i colletti bianchi chiedano la scorta per le minacce subite. «Sono andata all'Anagrafe principale di via Petroselli - denuncia Maria Pierina Scalabrelli - Avevo preso appuntamento mesi fa per rinnovare il documento e me lo hanno dato solo a settembre, dato che devo partire l'8 sono andata con il biglietto aereo per averlo con urgenza. Alle 8,30 mi mandano alle informazioni, dopo aver fatto la fila, lentissima tra l'altro perché l'impiegato ogni due persone spariva per 10 minuti, arriva il mio turno e mi dice di fare un'altra fila e aspettare il responsabile. Prima di me c'erano già altri, tra cui un disabile, che lo aspettavano da almeno un'ora e si è presentato con tutta calma. Scopriamo - prosegue - che funziona come al pronto soccorso, ci sono codici verdi, gialli e rossi a seconda dell'urgenza. Ognuno ha cominciato a dire i propri motivi poi il dirigente andava a prendere un foglietto dove scriveva l'appuntamento e ci metteva 10 minuti prima di riportarlo. A me fa il terzo grado, gli dico che devo partire per assistere, fra l'altro, mia madre malata. Mi ha trattato malissimo, è tornato con il mio appuntamento fissato, quasi per dispetto, subito prima di partire. Tremavo dalla rabbia e per l'umiliazione».

MAGLIA NERA A MONTEVERDE
In via Petroselli è una giungla di cartelli: «Causa rallentamenti del sistema informatico per il rilascio della carta d'identità elettronica si potrebbero creare ritardi in tutti i servizi», «servizi rallentati, per carenza personale si erogano servizi solo su prenotazione TuPassi, urgenze comprovate solo ai residenti del I Municipio». Peggio in via Goito: «Qui non c'era alcuna possibilità fino al 20 agosto», dice Pierina.

Maglia nera per Monteverde: «Il municipio 12 fa ridere - si sfoga Tiziana F. - 30 minuti a carta d'identità, uno sportello solo, perché i dipendenti erano in ferie o in malattia». Al IX, in via Fortifiocca, un altro cartello segnala: «Le urgenze per carte d'identità verranno gestite in un numero non superiore a 15 al giorno». «L'altro pomeriggio - dice Pierfrancesco S. - quattro operatori al lavoro, due persone in fila, più noi. Però le carte d'identità per urgenza, si fanno solo la mattina».

Un altro residente chiede di poter rinnovare la carta elettronicamente: primo appuntamento a Cinecittà a novembre. Un caso a parte è l'XI. Qui negli unici uffici di Corviale, Magliana e Cardano ancora si rilascia il documento elettronico a vista (solo ai residenti), uno sforzo in più per gli impiegati che ce la mettono tutta per offrire il servizio nonostante lavorino in uffici con fili a penzoloni e desk precari. Le code iniziano all'alba, le urgenze vengono smaltite tra una pratica e l'altra, al massimo 7-8 al giorno. Per tutti c'è un'ultima speranza: fare la carta d'identità «al volo» al Terminal 3 di Fiumicino.
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