Roma, bus in fiamme a luglio sulla Cassia: dopo 3 mesi la fermata è ancora chiusa

Roma, bus in fiamme a luglio sulla Cassia: dopo 3 mesi la fermata è ancora chiusa
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Lunedì 9 Ottobre 2017, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 16:31

Il 29 luglio un autobus andò in fiamme su via Cassia, nei pressi della stazione Giustiniana. A bordo si trovavano 15 persone, l'autista tentò di spegnere le fiamme scoppiate nella parte posteriore del mezzo con un'estintore, ma invano. Dopo tre mesi la fermata del bus è ancora chiusa e transennata.

Sulla questione sono intervenuti il capogruppo in Campidoglio di Fdi-An Fabrizio Ghera e il capogruppo del Municipio XV: «Mentre nella Capitale continuano ad andare a fuoco i mezzi Atac - si legge nella nota congiunta - stamattina un bus della linea 556 è andato in fiamme in via Davide Campari nel quartiere di Tor Tre Teste, e tutto questo accade all’ora di punta con la vettura stracolma di passeggeri e con molti ragazzi che dovevano raggiungere la scuola. Va registrato che dopo ben 70 giorni la fermata bus in via Cassia, all’altezza del tratto Trionfale-Giustiniana dove una vettura prese fuoco il 29 luglio scorso, è ancora chiusa e recintata con la rete arancione». 

Una situazione grave che, secondo gli esponenti di Fratelli d'Italia «comporta da mesi gravi disagi agli automobilisti che vedendosi ristretta la carreggiata rimangono incolonnati nel traffico, in un tratto peraltro già fortemente congestionato». In coda alla nota anche un attacco ai 5 Stelle: «sono ormai nel pallone - si legge - incagliati nella procedura del concordato, ancora senza un piano industriale di Atac e con i bus ancora senza manutenzione tra guasti e disservizi all’utenza. E ci mancava una fermata inagibile da 70 giorni per dare ai grillini il podio del "record dei record"».
 
 

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