Sono in molti a criticare il comandante, Raffaele Clemente e il sindaco Ignazio Marino «per aver portato il Corpo a questo punto». La questione dell’assicurazione scaduta, spiegano in molti, non è che la punta dell’iceberg, visto che ci sono questioni legate alla sicurezza e alla salute del personale in divisa e il mancato adeguamento delle dotazioni di servizio.
Arrivati alla frutta. «Mi auguro che sia solo un dettaglio amministrativo - dice Giancarlo Cosentino della Cisl - e spero che le auto siano comunque coperte da assicurazione, altrimenti significherebbe che questa amministrazione è arrivata alla frutta». I tagliandi scaduti fanno saltare sulla sedia anche Stefano Lulli dell’Ospol, «visto che - spiega - siamo proprio noi ogni giorno a controllare le auto dei cittadini e a verificare che abbiano tutto in regola, assicurazione compresa». Assurdo, ribadisce Lulli, che proprio che ha l’obbligo di controllare, «non sia in regola. Questo - aggiunge - è la dimostrazione della disorganizzazione della dirigenza del Corpo e la dice lunga della considerazione che ha dei vigili questa amministrazione».
Grande figuraccia. Condanna anche da parte di Mauro Cordova dell’Arvu, l’associazione europea di polizie locali, anima storica del Corpo capitolino. «È gravissimo - commenta - Non ricordo a memoria di un fatto del genere.
Ma come, noi sequestriamo l’auto al cittadino che non ha l’assicurazione e poi le nostre pattuglie hanno i tagliandi scaduti? Questa è una figuraccia nei confronti di tutti i romani e dei turisti e qualcuno deve risponderne».
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