Accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, l'indagato benché si sia avvalso della facoltà di non rispondere, ha comunque voluto rilasciare dichiarazioni spontanee al procuratore aggiunto Michele Prestipino e ai sostituti Paolo Ielo e Giuseppe Cascini. «Il mio stato di salute - ha aggiunto Ceniti - non mi consente di ricordare quanto accaduto nei dettagli ma comunque io non ho sparato. Sono pronto a sottopormi ad ogni tipo di accertamento, dallo stub al guanto di paraffina, per dimostrare la mia innocenza».
«Lo shock emorragico che il mio assistito ha dovuto affrontare - ha commentato l'avvocato Luigi Conti che assiste il 29enne - per le ferite subite ha comportato uno stato di amnesia e quindi è normale che non ricordi l'accaduto. Resta comunque importante lo sforzo che oggi ha affrontato per rilasciare dichiarazioni spontanee».