Tram a Roma. Confartigianato è preoccupata: «Stop al cantiere o i negozi chiuderanno»

Allarme incassi, Confartigianato chiede di «sospendere» il cantiere del tram Termini-Vaticano-Aurelio

Tram a Roma. Confartigianato è preoccupata: «Stop al cantiere o i negozi chiuderanno»
di Giampiero Valenza
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Lunedì 28 Agosto 2023, 06:44 - Ultimo aggiornamento: 06:48

Negli ultimi due anni nell'area tra Monti e il Celio le attività commerciali si sono ridotte dell'11%. Tra Esquilino e San Lorenzo il crollo è stato del 12%. Un po' più contenuta la flessione del centro: -5%, complice anche il maggiore appeal della zona per il turismo. Confartigianato Roma cala l'asso di questi numeri per chiedere di «sospendere» il cantiere del tram Termini-Vaticano-Aurelio perché «potrebbe peggiorare ancora di più una situazione già delicata». L'appello segue quello di tantissime organizzazioni di categoria, come Confcommercio, Confesercenti, Federmoda, Federalberghi e l'associazione Botteghe storiche di Roma, che sono scese in campo per esprimere la loro contrarietà sull'operazione. Gli imprenditori avevano criticato l'opera promossa da una certa lobby tranviaria di sinistra che vorrebbe stravolgere il Centro.

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Il presidente di Confartigianato Roma, Andrea Rotondo, sottolinea: «I settori maggiormente in difficoltà si confermano quelli dell'artigianato artistico e della manifattura. A preoccupare sono quelli che vedrebbero un'accelerazione della crisi che si era già manifestata negli anni pre-pandemia, aggravata poi nell'ultimo periodo dal caro commodities e dall'inflazione». Il capo degli artigiani romani sottolinea che nel caso del cantiere che toccherà prima via Nazionale e poi corso Vittorio, «l'ulteriore calo delle attività su strada è certo se avremo di fronte un'opera che durerà oltre il tempo necessario», chiedendo uno stop del cantiere per l'Anno Santo, sulla linea di quanto ha sottolineato il commissario straordinario per le opere infrastrutturali per il Giubileo, Maria Lucia Conti, per cui è impossibile pensare di avere i cantieri aperti sulle strade del Centro nel 2025, quando sono previsti in città 32 milioni di pellegrini.

Confartigianato chiede al Campidoglio l'opportunità di «aprire un tavolo con tutte le associazioni di categoria per decidere insieme quali devono essere le reali risposte di mobilità in un'area così importante, delicata e complessa, con strade come via Nazionale che sono già in sofferenza».

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L'ALLARME

Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma, aveva lanciato l'allarme. «Mettiamo in discussione questo tram che taglia in due la città. Soprattutto nel tratto in cui tra Termini e il Vaticano attraversa il centro», aveva sottolineato, chiedendo anche lui un rinvio del cantiere e l'avvio di un confronto «con le realtà sul territorio». «Una mobilità elettrica e sostenibile è quella elettrica su gomma. Abbiamo in Europa aziende e città che stanno sperimentando con grande successo i bus elettrici», aveva segnalato Guasco. La paura che hanno i commercianti è quella di un «ingorgo eterno» in via IV novembre, di un «muro» della preferenziale su via Nazionale, di un passaggio molto stretto su via del Plebiscito.
giampiero.valenza@ilmessaggero.it
 
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