Roma, al via le zone con limite a 30 km/h: ecco dove sono, si sperimenta in quattro quartieri

Il sindaco Gualtieri ha annunciato che in totale la Capitale avrà settanta zone a velocità ridotta

Roma, al via le zone con limite a 30 km/h: ecco dove sono, si sperimenta in quattro quartieri
di Francesco Pacifico
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Giovedì 1 Febbraio 2024, 06:29 - Ultimo aggiornamento: 21:18

Guai a chiamarle semplicemente "zone 30" e non "isole ambientali". Dove non sono previsti solo limiti di velocità a 30 chilometri orari, ma carreggiate più strette per auto e moto e marciapiedi protetti (e più larghi) per i pedoni e i ciclisti. Senza dimenticare la riduzione dei parcheggi, il rifacimento della segnaletica e del selciato o il potenziamento alberi e fioriere, anche per accogliere meglio e più in sicurezza i 32 milioni di pellegrini attesi per il Giubileo. Non a caso i prossimi lavori sono previsti in Centro, più precisamente nell'Ansa Baracca della Capitale: a via Giulia, nella vicina piazza della Moretta, a via del Governo Vecchio, al Portico d'Ottavio, nell'area di San Salvatore in Lauro e sul passaggio pedonale di Ponte Sant'Angelo.

Incuranti della battaglia in senso contrario che sta conducendo il ministro Matteo Salvini contro il Comune di Bologna, da via Ratto della Sabine il sindaco Roberto Gualtieri e il suo assessore ai Trasporti hanno annunciato che «a Roma abbiamo ipotizzato circa 70 zone 30, anzi isole ambientali, dove sarà possibile la pedonalità e la ciclabilità, e dove sarà anche possibile andare in promiscuo».
Già da giorni i tecnici del dipartimento della Mobilità e quelli del I Municipio hanno iniziato a confrontarsi per avviare i lavori nelle aree dell'Ansa Barocca, interessate da una serie di sperimentazioni della nuova modalità di viabilità.

Quella che sindaco e assessore ai Trasporti vogliono estendere entro la fine della Consiliatura nelle aree più turistiche e almeno nel 70 per cento delle strade della viabilità secondaria.

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Modello Casal Monastero

Per capire in che cosa consistano le "isole ambientali" ideate dal Campidoglio, bisogna guardare a quella inaugurata ieri a via Ratto delle Sabine, a Casal Monastero: la parte centrale della strada di fronte a una scuola e a una chiesa, prima adibita a parcheggi, è stata trasformata in un'area a prato, con panchine e spazi di aggregazione, mentre è stata interamente rifatta la nuova segnaletica verticale e orizzontale che indica il limite di velocità a 30 all'ora.
Guardando ai lavori che partiranno da febbraio, a via Giulia saranno realizzati i marciapiedi che oggi mancano, a piazza della Moretta saranno sistemate le parti verdi, quindi saranno rimodulati i sensi di marcia in dell'area di San Salvatore in Lauro. I lavori al Portico d'Ottavio riguarderanno anche il sistema fognario, mentre si studiano sensori per il passaggio pedonale di Ponte Sant'Angelo. Dipartimento alla Mobilità e I Municipio, poi, non escludono di ridurre sia il numero di veicoli autorizzati a circolare in questi punti del Centro sia quello degli stalli di parcheggio, salvaguardando (per quanto sarà possibile) soltanto quelli destinati ai residenti.
Più in generale, il Comune ha stanziato 3,5 milioni di euro per realizzare le "isole ambientali" previste quest'anno, che si aggiungono alle 28 già realizzate. Infatti, dopo gli interventi nell'Ansa Barocca ne seguiranno altri nelle zone dell'Aventino, Casal Bertone, Ostia Antica, Quadraro Vecchio, largo Millesimo o Torrevecchia. E ancora nella lista ci sono Trastevere, Balduina, Colli Aniene, Torre Spaccata, Tor Pignattara, Villa Certosa e Pigneto. Quindi in Centro come nelle periferie.
Non a caso Gualtieri ieri ha provato anche a lanciare una nuova filosofia per la mobilità cittadina: «Lo spazio urbano può cambiare in meglio anche con interventi leggeri. Può cambiare la sicurezza e il rapporto con lo spazio in cui abitiamo. Non è solo un luogo di abbassamento della velocità, che rende le strade più abbordabili, ma un recupero dello spazio, con il verde». Intanto, dal fronte dei Cinquestelle, l'ex assessore ai Lavori pubblici, Linda Meleo, ha criticato il sindaco, «perché non si è disturbato a citare anche i progetti approvati in passato».

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