Roma, la prof Ilaria Gaddini è disabile ma l'auto viene rimossa lo stesso: «Eppure era nel mio parcheggio»

Il racconto della donna, che lavora in Centro: "Dentro c'era la carrozzina, il permesso era in regola"

Roma, la prof Ilaria Gaddini è disabile ma l'auto viene rimossa lo stesso: «Eppure era nel mio parcheggio»
di Raffaella Troili
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Sabato 17 Febbraio 2024, 07:34 - Ultimo aggiornamento: 10:53

Rimossa la macchina alla professoressa disabile, nonostante fosse nella sosta dedicata, anche se aveva esposto il permesso e soprattutto nell'auto, una Toyota Yaris, fosse in bella mostra anche una sedia a rotelle. La brutta avventura è capitata a Ilaria Gaddini, 63 anni, dal 2010 docente della scuola Cambridge International House - Accademia Britannica di viale Manzoni e disabile al cento per cento. «Martedì scorso - racconta - intorno alle 19 ho finito di lavorare e come sempre il custode è andato a prendere la carrozzina nella macchina». L'uomo è tornato desolato: «L'auto non c'era, sparita dalle strisce gialle e con lei la sedie a rotelle». Un disagio estremo per la docente che lì per lì ha pensato a un furto. «Sono anni che parcheggio lì - spiega - da quando il Comune di Roma mi ha dato un parcheggio dedicato, era il 2018, davanti alla scuola Cambridge. Non è mai successo nulla. Espongo il cartello con il numero del tagliando disabili, le righe a terra si consumano ma ogni tanto le rifanno, insomma la mia auto è conosciuta oramai». Allora cosa è successo? Ilaria Gaddini prova a ipotizzare: «Dal momento che il numero di tagliando scritto sul cartello per strada, in viale Manzoni 22, è scaduto e non corrisponde a quello che rinnovo ciclicamente anche perché non parcheggio solo davanti alla scuola, espongo sempre il nuovo e la copia del vecchio. Spesso ho avvisato i vigili urbani poco distanti del problema, ma nessuno ha provveduto a correggere il numero».

LA SORPRESA

«Insomma mi sono ritrovata senza sedia e senza macchina. Ho pensato che me l'avessero rubata, così abbiamo chiamato i carabinieri che mi hanno consigliato, prima di presentare la denuncia, di chiamare la polizia municipale». Avevano ragione. «La Toyota Yaris era in un deposito giudiziario. Ho dovuto farmi accompagnare entro la mezzanotte, per recuperare la mia auto e soprattutto la carrozzina, pagando 185 euro». La motivazione che le hanno dato in merito alla rimozione è «che il tagliando esposto era scaduto. Forse l'altro si vedeva poco, non l'hanno visto, dato che ogni giorno li espongo velocemente entrambi può darsi che uno coprisse l'altro. Sono rimasta comunque sorpresa, prima di fare una multa alle 17 e soprattutto far portare via la macchina quasi in tempo reale alle 17.15 dove si vedeva che c'era dentro una sedia a rotelle, prima dovevano controllare, verificare. Mi hanno arrecato un problema serissimo. Ho la poliomelite alla gamba destra da quando avevo sei mesi, nel tempo anche il ginocchio della gamba sinistra ha cominciato a cedere, non riesco a camminare da sola».
La professoressa naturalmente è corsa ai ripari. «Ho mandato una pec con il tagliando nuovo e quello vecchio e il libretto della macchina, chiedendo l'annullamento della multa in cui mi hanno anche tolto i punti e il rimborso di quanto pagato».
E aggiunge: «Quel che mi stupisce è che quando io arrivo e trovo qualcun altro sul posto assegnato a me non rispondono mai... spesso ho parcheggiato da un altra parte e poi il custode in serata me la portava...». Tanta solerzia, ingiustificata, proprio non se l'aspettava. Ancor più perché nell'auto si intravedeva la sedia a rotelle con cui da una vita cerca di muoversi autonomamente, aggirando ostacoli concreti e burocratici.

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