Il direttore del Museo Nazionale Romano e le proteste sul Discobolo: «Massima disponibilità per un confronto, ecco cosa abbiamo in programma il prossimo anno»

Intervista a Stéphane Verger

Il Direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger
di Giulia Banfi
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Sabato 24 Dicembre 2022, 09:19

Dopo le proteste dei residenti dell’Esquilino e di Castro Pretorio sulla decisione del Museo Nazionale Romano di spostare il prestigioso Discobolo Lancellotti da Palazzo Massimo a Palazzo Altemps, riportate qui, il Direttore Stéphane Verger ha prontamente deciso di rispondere per chiarire alcuni punti e per rendersi disponibile al confronto con i residenti.

“Lavoro costantemente per portare alla luce tutte le bellezze del Museo Nazionale Romano, nessuna sede e quartiere escluso. Il mio obiettivo, da sempre, è quello di utilizzare i fondi a disposizione per restaurare e valorizzare ciò che abbiamo, così da restituire alla comunità non solo gli spazi ma anche le collezioni che sono ancora nei depositi” -ha dichiarato in un primo inciso il direttore Verger.

Se di legame col territorio stiamo parlando, perché allora spostare proprio il Discobolo Lancellotti, figlio adottivo dell’Esquilino? In cosa consiste il progetto? “L’idea è quella di dare un’identità ancora più precisa ad ogni sede del MNR. Partendo dalle Terme di Diocleziano sarà rappresentata ancor di più la città di Roma, dalle origini del decimo secolo a.C. fino alla sua genesi nell’epoca di Diocleziano. A Palazzo Massimo, come in parte è anche oggi, sarà rappresentata invece Roma come centro dell’Impero, con tutta la presentazione del mondo romano, includendo anche l’Egitto. Ad esempio, la statua del Torello Brancaccio scoperta all’Esquilino, ora esposta a Palazzo Altemps, potrebbe tornare proprio all’Esquilino. A seguire, a Palazzo Altemps si intende mantenere l’identità del collezionismo con un percorso più didattico sull’uso della scultura greca a Roma, sia nell’antichità che in epoca rinascimentale e barocca. Proprio in questo momento stiamo facendo i lavori nella sala del gioiello, coperta all’inizio del 20° secolo, per ampliare il percorso e costituire una nuova sezione del MNR. All’interno vogliamo mettere opere che provengono da collezioni importanti, in particolare il Discobolo che avrà il suo posto in una delle sale più belle e in uno dei palazzi rinascimentali più belli, per valorizzarlo al meglio. Per questo il mio obiettivo non era assolutamente quello di privare l’Esquilino, ma anzi di valorizzarlo nelle sue origini e di farlo conoscere” -dichiara il Direttore.

Per realizzare un progetto più ampio, con i fondi del PNRR da qui al 2026, l’obiettivo è quello di costruire un percorso storico che colleghi le sedi del MNR, ognuna con il suo tema, all’interno di un più grande museo diffuso in grado di attirare i turisti da un quartiere all’altro della Capitale. “Nella storia dell’arte antica si parla molto della biografia degli oggetti. A tal proposito proprio il Discobolo ha una lunga storia di collezionismo, perché è stato scoperto all’Esquilino, poi è stato portato a Palazzo Massimo alle Colonne e in seguito spostato a Palazzo Lancellotti. Tutta questa storia va valorizzata, sia nella sua realtà antica che in quella moderna, fin dopo la guerra. A Palazzo Altemps c’è lo spazio giusto per riscoprire il senso di unicità di questa opera” – continua il Direttore.

La paura, però, è quella di uno spostamento della statua che potrebbe limitare ancor di più i turisti a fermarsi nella zona, viste le condizioni di degrado di cui sono ormai tutti a conoscenza: “Io da un anno ho avviato un confronto con il Comune di Roma, con Grandi Stazioni e con il Commissario Pucci, perché il problema principale che condivido assolutamente con i residenti della zona è lo stato completo di degrado.

Nel mio piccolo sto cercando di contribuire con il MNR a creare intorno alla stazione un’isola di cultura che comprenda Palazzo Massimo, le Terme di Diocleziano, il Museo dell’Arte Salvata, l’Università di Roma Tre. Sto cercando di potenziare le due sedi del MNR, mettendo all’interno di nuovi spazi capolavori che sono ancora nei depositi. L’obiettivo è proprio quello di contribuire alla riqualificazione del quartiere e ampliare l’offerta culturale delle due sedi del MNR che sono presenti all’Esquilino e Castro Pretorio. Stiamo restaurando anche delle aule per restituirle alla comunità e ai turisti. La mia proposta è di fare questo rilancio insieme a tutta la comunità” -risponde il Direttore.

E a proposito dell’assenza, per una sovrapposizione di impegni lavorativi, alla presentazione del libro "La Gatta Prisca va al museo", momento in cui il presidente del comitato Castro Pretorio e l'amministratrice del gruppo Facebook “Sei dell'Esquilino” speravano di poter avviare un confronto sul Discobolo, il Direttore si dice dispiaciuto ma disponibile a trovare sedi di confronto più idonee. “Sono assolutamente disponibile ad incontrare la comunità dell’Esquilino e Castro Pretorio. In passato l’ho già fatto, ad esempio in occasione della realizzazione di MusEQ, l’app dell’Esquilino, in cui il MNR è presente con un totem all’entrata di Palazzo Massimo che illustra le opere esquiline. A Palazzo Massimo, inoltre, ho accolto la prima presentazione in assoluto dell’app e sono andato anche alla presentazione a Palazzo Merulana dove erano presenti tutti i rappresentanti dell’Esquilino e l’Assessore alla cultura del Municipio I. Ovviamente sono consapevole che si può sempre fare di più, per questo sono disponibile a confrontarmi per dare ulteriori informazioni, immagino che la decisione possa non mettere d’accordo tutti, ma speravo di aver costruito un buon rapporto con la comunità”.

L’impegno, però, del Direttore è quello di costruire ancor più una sinergia con la comunità e di avviare un dialogo già a partire dai primi mesi del nuovo anno, ormai alle porte: “Presi dalle progettazioni, riconosco che non abbiamo comunicato abbastanza perché aspettavamo dei risultati formali. Ma già a gennaio organizzeremo una conferenza sul Discobolo e il senso che deve avere nell’Italia e nell’Europa del 21° secolo. In questa occasione sarò lieto di incontrare le associazioni e i rappresentanti del territorio. Colgo l’opportunità per inviare i miei più cari auguri alla comunità dell’Esquilino e Castro Pretorio con la speranza che possa essere un anno all’insegna della condivisione e del rilancio”.

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