Roma, cambia il progetto: cancellati gli interventi che deturpavano i Fori Imperiali

Stop al piano che prevedeva opere moderne tra i reperti dopo la campagna del Messaggero

Roma, cambia il progetto: cancellati gli interventi che deturpavano i Fori Imperiali
di Fernando M. Magliaro
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 9 Agosto 2023, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 09:55

I Fori Imperiali sono salvi. Nei giorni scorsi, dopo la campagna del Messaggero, è andato in scena un vertice fra il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per rivedere il più che discusso progetto di rifacimento di via dei Fori Imperiali inserito fra le opere del Giubileo e del Pnrr. Insieme a Sindaco e Ministro anche i vertici delle Belle Arti: Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo; Donatella Porro, soprintendente di Roma; Claudio Parisi Presicce, sovraintendente comunale. Alla fine, è stata raggiunta un’intesa. Nel bando di concorso per la progettazione scompariranno gli elementi progettuali più controversi: nessun restringimento della carreggiata di via dei Fori Imperiali; niente Archeotram; nessun allestimento di opere d’arte contemporanee; nessun riferimento alla realizzazione di nuove piazze lungo la strada, riqualificazione dell’arteria, compresi i marciapiedi, con la ripiantumazione dei pini che, nel corso degli anni, sono stati abbattuti per fine vita o rischio crolli o che sono proprio caduti. 

Tram in via Nazionale, l'ex sovrintendente Umberto Broccoli: «Progetto sbagliato, beni archeologici a rischio»

LA PARATA

Altro elemento: tutti gli scavi, come via Alessandrina e Largo Corrado Ricci, dovranno essere completati senza intaccare via dei Fori Imperiali e non dovranno interferire con i Giubileo.

Inoltre, «quando l’apertura della stazione Venezia della Metropolitana consentirà di considerare la totale pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, sarà consentito il transito di mezzi di soccorso e di servizio e lo svolgimento della parata del 2 giugno», si legge nel verbale della riunione.

«Già nel Piano Regolatore Generale del 1883 era prevista una grande strada di collegamento tra piazza Venezia e il Colosseo e il 25 agosto di quell’anno l’allora premier Agostino Depretis firmò la pianta definitiva del piano delle espropriazioni», spiega il ministro Sangiuliano, che aggiunge: «I Fori sono inseriti in un contesto storico di grande pregio, universalmente riconosciuto, soprattutto grazie alla meravigliosa visione prospettica. Questo contesto va certamente riqualificato ma senza intaccare un ambito che si è storicizzato. Gli esperti parlano di antropizzazione del paesaggio. La nostra preoccupazione principale era questo. Si è, per fortuna, acclarato che i Fori Imperiali non vengono toccati, non si restringe la carreggiata, si prevede la ripiantumazione dei pini domestici. Ho chiesto, inoltre, che si facesse esplicito riferimento alla parata del 2 giugno, momento di identità della Repubblica».

Soddisfazione per l’intesa raggiunta viene espressa anche dal sindaco della Capitale. Dice Gualtieri: «Ringrazio il Ministro Sangiuliano per il lavoro comune e il contributo che ha portato al raggiungimento di un’intesa che ci consente di avviare la realizzazione di interventi di grande importanza per la tutela e la piena valorizzazione dell’area dei Fori. Con la piena salvaguardia di via dei Fori Imperiali, che anzi grazie ai nuovi interventi vedrà valorizzata la sua funzione e il suo ruolo unico di grande boulevard che attraversa il cuore della civiltà dell’antica Roma e che consente di riscoprire l’area dei Fori come centro della vita pubblica. Con adeguate tutele, restauri e allestimenti, gli spazi più moderni – a partire da via dei Fori - e le aree archeologiche potranno svolgere pienamente la funzione simbolica di centro della civitas e nel contempo costituire luoghi della vita quotidiana, dove camminare attraverso la storia, offrendo anche il contesto migliore per la visita dello straordinario Parco archeologico del Colosseo. Il nostro obiettivo, quindi, è il “reincanto” delle romane e dei romani, così come di visitatori e turisti, verso la città antica».

GLI STORICI

Grande apprensione per il progetto iniziale era stata espressa da numerosi storici di chiara fama. Che ora tornano a tirare un sospiro di sollievo per la cancellazione delle parti invasive dalle carte progettuali.
«I Fori non sono Disneyland, sono ben contento perché vanno lasciati in pace», dice l’ex sovraintendente di Roma, Umberto Broccoli. 

«Sono davvero molto contento di questa comunione di saggezza, verranno idee migliori e tutto si può certamente migliorare - spiega lo storico Giordano Bruno Guerri - non serve fare un progetto di corsa perché andiamo verso un periodo importante per la città».

Pensieri analoghi, li esprime Paolo Carafa, ordinario di di Archeologia classica alla Sapienza: «Il dialogo fa bene sempre, ed è positivo quando le amministrazioni locali parlano con il ministero della Cultura». 
Per Andrea Carandini, fra i più illustri archeologi italiani cui si devono, fra gli altri, gli scavi sul Palatino, «interventi come quelli che erano stati proposti non servono se poi ai turisti non viene spiegato dove sono e cosa vedono, tanto che poi escono dalla visita con un selfie e nulla più. A Roma serve un “museo della città”, dove la si possa raccontare bene. Dobbiamo dare ai turisti il diritto di capire».

LE OPERE

Dopo l’intesa raggiunta, viene definito meglio l’elenco delle principali opere da realizzare: il restauro e l’apertura al pubblico della Torre dei Conti e il suo ricongiungimento con l’area archeologica del Templum Pacis attraverso il completamento dello scavo di Largo Corrado Ricci; lo scavo archeologico per l’eliminazione definitiva di Via Alessandrina; il restauro del muro di fondo del Foro di Augusto; la musealizzazione e l’apertura al pubblico dei depositi archeologici della Basilica Ulpia; la sistemazione della pavimentazione del Foro di Traiano con parziali ricostruzioni degli elementi architettonici; il completamento dell’anello della passerella nei Fori Imperiali, che insieme alla realizzazione di un ascensore di collegamento con i Mercati di Traiano, consentirà la completa accessibilità dell’area; la completa ristrutturazione dell’infopoint di Via dei Fori Imperiali; l’integrazione dell’area delle chiese dei santi Luca e Martina e di San Giuseppe dei Falegnami con l’asse centrale della via sarà realizzato attraverso la sistemazione delle pavimentazioni superficiali e la realizzazione di un nuovo ingresso dotato di servizi al Foro di Cesare su questo lato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA