Sequestrata e rapinata mentre era a casa in smart working, raid dei ladri acrobati al Pigneto. Rubati gioielli e Rolex

Minacciata con una lama alla gola

Sequestrata e rapinata mentre era a casa in smart working, raid dei ladri acrobati al Pigneto. Rubati gioielli e Rolex
di Marco De Risi e Alessia Marani
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Lunedì 26 Febbraio 2024, 00:21 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 08:13

Terrore al Pigneto. Ladri acrobati in casa. Se li è ritrovati davanti una donna di 48 anni venerdì sera. Non era tardi. Erano appena le 20,50 e lei, dopo avere cenato, si era messa a finire di lavorare al pc. Seduta tranquilla, assorta nelle cose da fare. Invece nella sua abitazione, un appartamento al terzo piano di via Raimondo Montecuccoli, si sono improvvisamente materializzati due uomini incappucciati e con indosso i guanti di lattice. L’hanno spaventata puntandole un lungo cacciavite alla gola, l’hanno immobilizzata e guardata a vista mentre rovistavano dappertutto alla ricerca di un Rolex e di monili in oro. Venti minuti di puro terrore.
Sul posto sono accorse le Volanti. La polizia è stata avvertita dalla 48enne dopo che i banditi si erano dileguati. La voce tremante al 112, il numero unico per le emergenze: «Aiutatemi». 
Il bottino? Un orologio prezioso e alcuni gioielli quantificati dalla proprietaria di casa per un valore di circa diecimila euro. 

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LA RICOSTRUZIONE

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti i ladri si sarebbero arrampicati fin sul balcone calandosi attraverso dei tubolari di metallo che passano da un piano all’altro.

Quindi, forse con lo stesso cacciavite o con un “piede di porco”, hanno scardinato la serratura di una portafinestra riuscendo a introdursi all’interno. Forse non si erano resi conto che in una stanza più in fondo c’era la 48enne intenta a lavorare al computer, nella penombra di una lampada. 

L’azione è stata fulminea. «Non ho avuto nemmeno il tempo di reagire - ha raccontato la vittima ai soccorritori - sono rimasta pietrificata. In un attimo mi hanno messo una lama, una punta, sotto la gola e cingendomi con forza mi hanno portata fin sopra il divano. Uno dei due mi guardava a vista, l’altro rovistava ovunque. Per un momento ho pensato di morire». Le domande incalzanti: «Dove nascondi l’oro? Hai gli orologi, tirali fuori».
Le ricerche si sono concentrate nella camera da letto messa a soqquadro. 

Ed è qui che i due criminali hanno arraffato tutti i preziosi trovati, compreso l’orologio di lusso molto ambito dai ricettatori pronti a piazzarlo nei giri “giusti” come fosse un assegno al portatore. Tutto è stato velocemente infilato dai due rapinatori in una borsa, quindi si sono dileguati passando dalla stessa portafinestra da cui erano entrati. 

La donna, una volta libera, ha chiamato i soccorsi. In pochi minuti nella strada del Pigneto sono arrivate un’ambulanza e alcune pattuglie della polizia. Gli agenti hanno diramato via radio la notizia del colpo appena consumato con un sommario identikit delle persone da ricercare, oltre ai due anche un terzo “palo”. Sono stati istituiti diversi posti di blocco mala banda è riuscita a fuggire. Il personale sanitario ha controllato le condizioni della vittima. Per lei, fortunatamente, soltanto un grande spavento che, tuttavia, è destinato a lasciare segni psicologicamente. Intanto gli investigatori sono al lavoro per identificare la banda, soprattutto alla luce con alcuni fatti analoghi, avvenuti all’Esquilino, all’Ostiense a all’Appio sempre incappucciati. Sempre a opera di incappucciati pronti a terrorizzare le proprie vittime. Incuranti, appunto, che all’interno degli appartamenti da svaligiare vi siano anche gli inquilini. 

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