Botte alla moglie in strada al Pigneto, salvata da tre studenti: «Sono stati coraggiosi»

Lo scorso 8 marzo due ragazzi e una ragazza alunni del Virginia Woolf hanno visto l’uomo prendere a calci e pugni la donna e sono intervenuti

Botte alla moglie in strada al Pigneto, salvata da tre studenti: «Sono stati coraggiosi»
di Federica Pozzi
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Giovedì 14 Marzo 2024, 00:53 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 13:17

Coraggio, sensibilità e senso civico. È quanto dimostrato da tre adolescenti, nel giorno della Festa della donna, in quel quartiere di Roma, il Pigneto, dove da troppo tempo si sente parlare solo di “cattiva gioventù”. I ragazzi hanno visto una coppia litigare in strada, poi il marito sferrare un calcio alla moglie e la caduta in terra di quest’ultima. Non ci hanno pensato un secondo, subito si sono lanciati in soccorso della donna, facendole scudo, non curanti dell’uomo violento che era lì e inveiva contro di loro. Una volta arrivati dai professori hanno chiesto loro aiuto per contattare le forze dell’ordine. «Stavamo andando al Nuovo cinema Aquila a vedere proprio un documentario contro la violenza di genere. Li stavo aspettando all’ingresso e li ho visti arrivare, agitati, sono stati molto coraggiosi», ha raccontato Stefania Cutolo, professoressa di lettere dell’Istituto Virginia Woolf, che ha subito contattato i carabinieri. 

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IL CORAGGIO 

Erano circa le nove di mattina dell’8 marzo, i tre giovani eroi, due ragazzi e una ragazza, stavano camminando verso il cinema quando hanno assistito al litigio tra marito e moglie, sfociato poi in un’aggressione ai danni della donna. Non gli è importato che quell’uomo potesse fare loro del male: la priorità era mettere in sicurezza la signora. Quindi sono corsi ad aiutarla e, dopo averla fatta rialzare le hanno chiesto il numero di telefono, mentre lei diceva loro che non era il primo episodio violento subito da parte del marito. 
«Quando sono arrivati davanti al cinema, i ragazzi erano agitati e hanno chiesto il mio aiuto perché non sapevano cosa fare», racconta la professoressa Cutolo. «Non hanno subito contattato il 112 perché temevano di non essere creduti», continua l’insegnante che a quel punto ha preso in mano la situazione: «Ho chiamato il numero unico di emergenza, mi hanno risposto i carabinieri e gli ho dato il contatto della signora. In un primo momento non ha risposto alle loro domande ma poi, quando è riuscita ad allontanarsi dal marito, li ha richiamati». I militari della compagnia piazza Dante sono poi andati ad ascoltare i ragazzi per raccogliere la loro testimonianza. «Il giorno dopo la signora ha scritto un messaggio agli studenti, ringraziandoli e dicendo loro di essere al sicuro», prosegue Cutolo. Un episodio importante che deve essere raccontato perché «bisogna parlare anche della buona gioventù di cui, da insegnante, sono molto orgogliosa», conclude la professoressa. Un gesto, quello dei ragazzi, di cui la vicepreside della scuola, Rosanna Mastroianni, ha parlato anche a fine proiezione. «Noi come scuola facciamo un enorme lavoro per sensibilizzare i giovani su queste tematiche, vuol dire che ci stiamo riuscendo», sottolinea la vicepreside del Virginia Woolf. 
Una storia apprezzata anche dagli altri compagni di scuola e raccontata, con paura ma anche con orgoglio, da due ragazze dell’Istituto due giorni fa, durante l’assemblea dei residenti del Pigneto, convocata proprio per discutere del tema sicurezza.

Nel quartiere, intanto, dallo scorso martedì, ci sono controlli interforze più serrati, oltre a quelli già intensificati dai carabinieri della compagnia Casilina a partire dagli ultimi fatti di cronaca delle scorse settimane. 

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