Roma, l'assessore Paola Muraro: «Multe a chi abbandona i rifiuti, ma l'Ama rispetti il contratto»

Roma, l'assessore Paola Muraro: «Multe a chi abbandona i rifiuti, ma l'Ama rispetti il contratto»
di Mauro Evangelisti
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Lunedì 11 Luglio 2016, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Roma sarà pulita?
«Non c'è un piano straordinario per pulire Roma. Ciò che deve avvenire rappresenta la normalità, l'Ama deve rispettare il contratto di servizio. Ma colpiremo anche i cittadini e gli esercizi commerciali che sporcano».
Paola Muraro, 51 anni, assessore alla Sostenibilità ambientale della prima giunta a 5 Stelle, esperta del settore, per dodici anni consulente dell'Ama, deve affrontare uno dei problemi più esplosivi, perché unisce i disagi quotidiani alla necessità di progettare e realizzare impianti. Perché Roma è sporca?
«Con il sindaco Virginia Raggi ci sentiamo ogni giorno. Abbiamo chiesto all'Ama di rispondere a una lunga serie di domande, di inviarci dei report quotidiani. Vogliamo capire cosa non funziona. Il presidente Fortini ha promesso che entro mercoledì la situazione sarà tornata alla normalità».
 

 


A che servono gli interventi spot?
«No, non chiedo un piano straordinario. Pretendo che l'Ama rispetti il contratto di servizio. La città è ancora troppo sporca. Ogni giorno vado a visitare un quartiere differente per capire cosa non va. Voglio seguire i flussi del multimateriale, della carta, dell'indifferenziato».

C'è uno scollamento tra cittadini e azienda.
«Va cambiato il sistema di segnalazione. Venerdì pomeriggio, chiamando lo 060606, se il cittadino denunciava che una strada era sporca, non scattava l'intervento. Stiamo parlando del venerdì pomeriggio, non di Ferragosto, Roma non si può fermare perché è venerdì pomeriggio. Uno dei miei crucci sarà consentire una elaborazione rapida delle segnalazioni».

Roma appare sporca anche quando i cassonetti vengono svuotati: i rifiuti si accumulano sui marciapiedi.
«Siamo di fronte a problemi differenti. Prima di tutto, è stato sospeso il ritiro a casa dei rifiuti ingombranti. Va ripristinato. Ma i romani vanno responsabilizzati: chi sporca, chi abbandona i rifiuti dove non deve o quando non deve, sarà multato».

Nessuno controlla.
«Stia tranquillo, i controlli partiranno e saranno rafforzati. E aumenteranno le sanzioni. Ama deve pulire, ma anche i romani devono rispettare la città. Chi non lo fa, sarà colpito. E con l'assessorato ai Servizi sociali svolgeremo corsi nelle scuole: da bambini s'impara il rispetto delle regole. Infine, controlleremo commercianti ed esercizi pubblici: devono rispettare gli orari di ritiro dei materiali, non lasciarli dove capita. E dobbiamo valutare come Ama ha programmato il servizio. Chi sbaglia paga, così come pagherà Ama se non rispetta il contratto di servizio».
Roma va in crisi perché mancano gli impianti. Serve un inceneritore?

«No. Lo ripeto per la milionesima volta».

Roma è ostaggio delle altre regioni, non ha impianti. Ha solo un piccolo e insufficiente stabilimento di compostaggio (trattamento della frazione organica raccolta con la differenziata) a Maccarese.
«Stiamo svolgendo una ricognizione degli impianti di compostaggio autorizzati o in fase di autorizzazione nel Lazio. Amplieremo la differenziata, punteremo molto sul riciclo. Ma la differenziata funziona a macchia di leopardo: il 43% è una buona percentuale, ma dobbiamo capire perché in alcuni municipi funziona male».

Ma gli impianti?
«Non possiamo promettere che saranno pronti domani. Insieme ai cittadini vedremo dove possono essere progettati. Se non li vogliono, è inutile iniziare. Stiamo parlando di impianti di recupero e riciclo. Stiamo andando verso un'economia circolare. Dobbiamo preparare il cittadino, spiegargli che il rifiuto sarà solo ciò che resta nell'ultima fase, il resto va riutilizzato. E gli impianti di trattamento gradualmente saranno riconvertiti».

L'eco distretto di Rocca Cencia, per il quale Ama ha presentato richiesta di autorizzazione in Regione, si farà?
«Andrò in Regione per capire a che punto è l'iter autorizzativo. È presto per dare una risposta».
La Regione dice che Roma dovrebbe avere una discarica.
«Incontrerò l'assessore regionale Buschini, la discarica è oggetto di valutazione, ma tendo a occuparmi del contingente. Penso alla differenziata: le riciclerie si possono realizzare in un anno».

Continueremo a portare rifiuti in altre regioni?
«Ci sono della gare aggiudicate, Ama le deve rispettare».
 
Se fermassimo i camion avremmo i rifiuti per strada.
«È il sistema che abbiamo trovato. C'è anche una gara per portare i rifiuti all'estero, non vogliamo annullarla»

Lei ha un conflitto d'interessi? C'è un contenzioso con Ama?
«Non c'è alcun contenzioso legale. E quindi non ci sono conflitti d'interesse. È una semplice come interlocuzione tra un consulente e il suo datore di lavoro».
 

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