Nell'ordinanza di custodia cautelare di 17 pagine che ha portato in carcere Marra e Scarpellini il gip descrive il braccio destro della Raggi come un soggetto di «spiccata pericolosità sociale».
Le indagini dei carabinieri riguardano numerosi interessi che da anni legavano Marra - dal 2011 al 2013 direttore della direzione regionale Organizzazione patrimonio, e dal 2013 direttore del dipartimento Partecipazioni e controllo del Gruppo Roma Capitale - e Scarpellini: affari immobiliari che vanno avanti dal 2009, quando Marra collaborava con l'allora sindaco Gianni Alemanno, ma in particolare l'acquisto di un appartamento in via Prati Fiscali, dove attualmente Marra risiede.
Nel 2013 Scarpellini mette a disposizione della moglie di Marra due assegni circolari per l'acquisto dell'immobile dell'Enasarco, in tutto 367mila euro. A fronte dei favori, sottolinea il gip Maria Paola Tomaselli, ci sono le numerose convenzioni urbanistiche tra il Comune di Roma e il gruppo Scarpellini, con affitti che raggiungono i 14 milioni di euro.
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