Rieti, mister Simone Scaricamazza
dà la carica al Selci: «Vincere
il campionato e salire in Prima»

Simone Scaricamazza (Foto Leti)
di Renato Leti
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Martedì 16 Luglio 2019, 09:04
RIETI – Sarà al timone dell’Asd Selci per il secondo anno consecutivo con l’obiettivo di vincere il campionato di Seconda categoria valorizzando soprattutto i giovani della zona in base all’esperienza personale maturata da giocatore in tanti anni di attività indossando le maglie di società prestigiose.

LA STORIA
Simone Scaricamazza, centrocampista nato il 12 ottobre 1981, ha iniziato la propria attività calcistica nel settore giovanile del Monterotondo Scalo sotto la guida del mitico Antonino Enea alternando successivamente la formazione Berretti e la prima squadra. Dopo il passaggio al Teramo ed al Guidonia, ha disputato in Eccellenza e Promozione diversi campionati con il Sabinia, Il Torri, la Pro Calcio Sabina ed in Prima categoria con il Cantalupo e la Castelnuovese. Nel 2011 è stato chiamato dal presidente Enzo De Santis nella formazione della Valle del Tevere con la quale da giocatore ha percorso l’intero cammino della squadra biancoblu fino all’Eccellenza ed allenando poi le formazioni Allievi e Juniores della stessa società. Dallo scorso campionato è il tecnico del Selci.

L’INTERVISTA
Gli obiettivi per il prossimo campionato?
«Il traguardo per il prossimo anno è sempre quello di migliorarsi e disputare una stagione positiva. Ci sono le basi per fare bene con un gruppo formato da giovani e giocatori d’esperienza e l’obiettivo è quello di migliorare il quinto posto dello scorso campionato: ricordiamo che a due giornate dalla fine potevamo ancora conquistare il secondo posto».

La società come si sta muovendo in questi giorni?
«Per prima cosa voglio ringraziare per il loro encomiabile impegno il presidente Federico Tessicini, il direttore sportivo Tiziano Fioravanti, il vicepresidente Vincenzo Latini e rivolgo un bentornato a Nello Loreti. La fiducia che mi hanno mostrato confermandomi sulla panchina della squadra anche per la prossima stagione mi regala ulteriore carica e insieme ai giocatori faremo di tutto per regalare grandi soddisfazioni a tutto il paese di Selci ed in primis ai ragazzi della curva Panzalonga che ci ha sostenuto sempre con grande calore spronandoci a lavorare con entusiasmo ed altrettanta serenità. Ripartiremo il prossimo mese con tanta voglia di fare bene confermando in massima parte il gruppo dello scorso anno con l’inserimento di alcuni giocatori d’esperienza, comunque della nostra zona. Rispetto alla passata stagione sono andate via alcune pedine importanti ma la società ha agito nel modo migliore per rinforzare la squadra».

C’è ancora un po’ di rammarico per il finale dello scorso campionato?
«Sì, brucia ancora la trasferta sul campo del Velinia dove potevamo chiudere il discorso per il secondo posto e ciò non è avvenuto. E’ andata come è andata ma sappiamo bene che il calcio è una ruota, a volte imprevedibile».

A proposito del calcio dilettantistico, come vede la situazione attuale?
«Diciamo che si sta tornando ad amare ed apprezzare il calcio popolare. Negli ultimi anni nel nostro territorio si sono formate nuove società ripartendo dalla Terza categoria, assistendo ad un confronto amicizia-rivalità tra paesi che si rivela comunque positivo. A livello superiore voglio fare un grandissimo applauso al presidente Enzo De Santis, al tecnico Stefano Scaricamazza ed al direttore sportivo Alessio Bianchi per quello che hanno fatto nel nostro territorio con la Valle del Tevere: dieci anni di vero calcio e passione che a livello personale ha avuto un effetto particolare avendo indossato la fascia di capitano di questa squadra per diverse stagioni».

Come sarà il prossimo campionato di Seconda categoria?
«Sarà difficile ma bello, sperando che resti avvincente per tutta la sua durata. Tra le avversarie più difficili da affrontare colloco l’Atletico Cantalice e da parte nostra stiamo discutendo se confermare l’iscrizione al girone reatino oppure a quello romano. A Roma la qualità è più alta grazie anche a molti campi in sintetico mentre a Rieti prevale il gioco fisico. Personalmente sarei propenso a chiedere l’inserimento in quello romano ma sarà poi la società a decidere».

Nella passata stagione non ha solo allenato ma è sceso in campo in diverse partite fornendo un prezioso contributo con 4 gol e 18 assist decisivi: farà altrettanto anche nel prossimo campionato?
«No, la gara si gestisce meglio dalla panchina e con i dirigenti abbiamo deciso che non giocherò. Il mio compito sarà quello di guidare il gruppo facendo crescere i più giovani e creare una simbiosi ideale con i più esperti mettendo a disposizione di tutti la mia esperienza. Il Selci è pronto per essere protagonista!».
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