RIETI - «I dati non sono corretti e lo abbiamo anche segnalato. Sono un po’ stufo di ripetere questa storia, anche perché la nostra priorità resta la sicurezza stradale». Non ci tiene a quel primato Giovanni Vallocchia. Il sindaco di Poggio San Lorenzo non vuole passare come il “re delle multe”, anche perché, dati alla mano, non lo è.
La vicenda. Un paio di giorni fa, il sito facile.it ha diffuso la classifica dei Comuni che incassano di più dalle multe stradali e il centro reatino è salito sul podio nazionale tra i piccoli Comuni, ovvero quelli con meno di 1.000 residenti: terzo posto con 397mila euro di introiti, a fronte dei 547 abitanti, dietro alla medaglia d’argento Colle Santa Lucia (in provincia di Belluno), che con i suoi 346 abitanti ha incassato 671mila euro e alla medaglia d’oro Carrodano (La Spezia) con 472 abitanti, per 807mila euro.
Gli investimenti. La netta maggioranza dei 397mila euro arriva da un autovelox. Il Comune di Poggio San Lorenzo ha la possibilità di installare una postazione mobile sulla Salaria che, com’è ormai noto, viene messa a Ponte Buita. Un punto che molti hanno contestato, perché è un tratto in cui il limite scende a 50 km/h e, per di più, l’autovelox viene messo dopo una curva. Forse è poco visibile? «Non sono d’accordo - chiarisce Vallocchia - perché la postazione è segnalata e ben visibile: da quando è stata pulita la vegetazione, l’autovelox si vede da diverse centinaia di metri. Il nostro unico obiettivo è quello di innalzare i livelli di sicurezza stradale». La volontà di rendere più sicure le strade che ricadono sotto la responsabilità del Comune, del resto, è molto evidente anche nei fatti: Poggio San Lorenzo rispetta con grande attenzione l’obbligo di investire il 50% degli “incassi” da multe in sicurezza stradale e lo fa indicando tutto in bilancio.
«Quei soldi li abbiamo usati per rifare le strade - aggiunge Vallocchia - per la pulizia delle caditoie e per l’adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale. È tutto trasparente e consultabile». Il sindaco chiarisce che non è tutto oro quel che luccica. «Quando si parla di circa 400mila euro - osserva - si deve tenere conto che non si parla di cifra netta, ma ci sono tantissime spese per sostenere il servizio: il personale, il costo dell’apparato, l’omologazione e la revisione, la parte di Sapidata. Per dare un’idea, un paio di anni fa, sulla cifra intera incassata, arrivammo a dividere con il Comune di Casaprota circa 100mila euro».
Quell’autovelox non è certo una novità, né è l’unico sulla Salaria: nel tratto tra Osteria Nuova e Ornaro ce ne sono 4, uno della Provincia, gli altri 3 dei Comuni di Poggio Moiano, Torricella e Poggio San Lorenzo con Casaprota. Non sono sempre tutti operativi, ma seguono un calendario stabilito dalla Prefettura. «Noi abbiamo 2 giorni a settimana - conclude Vallocchia - e quell’apparato lo abbiamo ereditato dall’Unione dei Comuni. Continuiamo nell’utilizzo in un punto con un attraversamento pedonale e dove in passato c’è stato anche un morto. L’unico obiettivo è fare sicurezza stradale. Non certo cassa».