Covid: focolaio al Terminillo, il virus portato da fuori

Covid: focolaio al Terminillo, il virus portato da fuori
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 11 Marzo 2021, 00:10

RIETI - Dopo mesi di ressa turistica, ora i contagi da Covid iniziano a spaventare seriamente anche il Terminillo. Non che in passato non si fossero verificati casi fra gli abitanti della stazione reatina, ma adesso è la chiusura di un bar e di una paninoteca a far riflettere sulle possibilità che, nelle scorse settimane, l’enorme flusso di persone che si è riversato in montagna possa in qualche modo aver favorito la diffusione del contagio. Nulla di certo, al momento, e ogni ipotesi resta aperta: ma stando alla ricostruzione dei contatti che l’Asl di Rieti sta effettuando in queste ore, le prime risultanze lascerebbero aperta la porta all’idea che il contagio possa essere giunto al Terminillo trasportato da fuori.

La rete. Al momento, i dati in mano alla Asl non indicano la presenza di varianti nei casi di contagio registrati al Terminillo: dunque, già una prima, buona notizia che mette al riparo dal rischio di un contagio che possa correre molto più velocemente del normale. Il primo campanello d’allarme è suonato al “Bar Terminillo” di via dei Villini: «Abbiamo scelto di chiudere domenica sera, dopo che una ragazza che lavora da noi ha effettuato due tamponi, uno il venerdì risultato negativo e un altro il sabato, riscontrato positivo il giorno dopo - spiega il gestore Luciano Faraglia, in quarantena e in attesa del risultato del suo tampone - Abbiamo quindi invitato tutti i nostri dipendenti ad effettuare il test, ma alla fine abbiamo scoperto che i contagi, all’interno del nostro bar, si sono verificati a macchia di leopardo: alcuni miei familiari sono negativi così come alcuni dipendenti, a differenza invece di altri. Eppure la vicinanza quotidiana avrebbe dovuto contagiare tutti, ma al momento sembra non sia così.

Noi abbiamo sempre rispettato le norme e adottato tutte le precauzioni del caso, ma in questi giorni di persone al Terminillo ne sono arrivate tante – riflette Faraglia – Le forze dell’ordine fanno quel che possono, ma controllare una tale massa di persone è davvero impossibile». 

Da “Panillo”, in via dei Licheni, nessuno aveva invece manifestato sintomi. Come nel caso del Bar Terminillo, è stato il buon senso a spingere i titolari Daniele Grillo ed Enrica D’Alessandro a chiudere l’attività in attesa dei risultati degli esami: «Essendo assidui frequentatori del Bar Terminillo e gestendo anche noi un’attività, abbiamo scelto di effettuare il tampone per non mettere a rischio i nostri clienti – spiega Enrica – Oggi pomeriggio (ieri, ndr) ho ricevuto l’esito negativo del test molecolare, dopo che il rapido aveva invece rilevato la positività, ma il locale lo abbiamo chiuso già martedì mattina, avvertendo i clienti che erano stati da noi lunedì. All’interno della paninoteca osserviamo strettamente le norme e so’ che molte altre persone di Terminillo, inclusi anche operatori degli altri locali, si sono poi sottoposti preventivamente al test, risultato fortunatamente negativo».

Nel frattempo, il presidente di Federalberghi Rieti, Michele Casadei, tenta di esorcizzare lo spettro Covid: «I commercianti hanno agito secondo responsabilità, informando addirittura gli avventori ancora prima di ricevere comunicazione ufficiale dalla Asl. Anche altri operatori hanno testato loro stessi e i dipendenti, a protezione di tutti: a margine di questi episodi, che fanno parte di una normale casistica, Terminillo è quindi una zona sicura».

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