Si tratta di sentimenti «di sospetto, di timore, di disprezzo e perfino di odio nei confronti di individui o gruppi giudicati diversi in ragione della loro appartenenza etnica, nazionale o religiosa e, in quanto tali, ritenuti non abbastanza degni di partecipare pienamente alla vita della società», ha rilevato. «Questi sentimenti troppo spesso ispirano veri e propri atti di intolleranza, discriminazione o esclusione».
Da qui è partito un appello alla responsabilità dei politici. «Purtroppo accade pure che nel mondo della politica si ceda alla tentazione di strumentalizzare le paure o le oggettive difficoltà di alcuni gruppi e di servirsi di promesse illusorie per miopi interessi elettorali».
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