Papa in Cile, nella notte incendiata un'altra chiesa nella periferia di Santiago

Papa in Cile, nella notte incendiata un'altra chiesa nella periferia di Santiago
di Franca Giansoldati
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Martedì 16 Gennaio 2018, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 08:41

SANTIAGO DEL CILE – Nuovo attacco incendiario nella notte a una chiesa cattolica, la quinta danneggiata nell'ultima settimana, sempre nell'immensa area metropolitana della capitale cilena dove Papa Francesco stamattina ha in programma una fitta agenda di incontri, il primo incontro è al palazzo della Moneda, residenza della presidente uscente Michelle Bachelet. Stavolta la chiesa colpita da una esplosione è situata in uno dei quartieri periferici. Le proteste contro questa visita non si placano. C'è chi protesta per contestare il silenzio della Chiesa verso le persecuzioni del governo contro le minoranze indie e il popolo mapuche, chi protesta perchè i costi sostenuti dal governo (circa 10 milioni di dollari) sono troppo alti e avrebbero potuto essere benissimo destinati ai poveri, infine c'è chi protesta per l'atteggiamento sostanzialmente omertoso e ambiguo dei vescovi cileni verso il fenomeno della pedofilia, specie dopo l'emersione di tantissimi casi sepolti da decenni.

Le vittime da anni chiedono reiteratamente giustizia e la rimozione di un vescovo nominato dal Papa Francesco nel 2015 nonostante la sua amicizia ingombrante con un pedofilo seriale. Forse è anche per questo che il clima della visita papale sembra essere sotto tono. Per le strade pochissima gente aspetta di vedere il Papa passare. Non ci sono le folle osannanti che c'erano in Colombia o in Bolivia. Anche davanti la nunziatura le transenne contengono sparuti gruppi di fedeli, niente a che vedere con i gruppi pressati dalle transenne pronti a scattare una foto con il telefonino che c'erano in altare occasioni. Papa Francesco per spostarsi una un'auto coperta, una Hiundai. Solo alla messa che celebrerà in un grande parco cittadino dovrebbe utilizzare la papamobile. 

L'ultimo attacco incendiario è avvenuto alle 5 di stamattina (ora locale). La zona in cui sorge la chiesa presa di mira da sconosciuti è stata subito isolata dai carabinieri cileni che hanno iniziato a raccogliere materiale e a fare indagini per risalire agli autori del gesto. 

La polizia ha fermto 35 persone mentre inscenavano proteste contro Papa Francesco: cinque sono state arrestate mentre volevano
esporre uno striscione sul percorso del pontefice e gli altri trenta in una manifestazione a Concepcion (500 km a  sud della capitale) che poi è degenerata in scontri violenti. «Papa: i poveri del Cile sfileremo contro le briciole della democrazia», si leggeva nello striscione, che è subito stato sequestrato. I manifestanti hanno spiegato che non ce l'hanno tanto con il Papa, quanto con l'immagine del Paese che il governo vuole mostrare al Papa.  Arebbero voluto occupare la cattedrale di
Concepcion ma sono stati bloccati dalle unità  antisommossa, che li
hanno dispersi con cariche di alleggerimento e camion idranti. 
 

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