Renzi premier, oggi giuramento al Colle
«Questo governo durerà quattro anni»

Renzi premier, oggi giuramento al Colle «Questo governo durerà quattro anni»
di Claudio Marincola
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Sabato 22 Febbraio 2014, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 17:13

ROMA - Giureranno questa mattina in Quirinale: 16 ministri, di cui 8 donne. il governo Renzi, et media 46 anni.

La svolta generazionale per ora è l’unica certezza, la prima promessa mantenuta dal premier incaricato che ieri ha sciolto la riserva e letto la lista dei ministri.

Il rottamatore è salito al Colle alle 16,30. Alle 18.46 dalle stanze di Napolitano ha twittato “Arrivo,arrivo!”. Ed è stata quasi una liberazione per la rosa dei candidati ai dicasteri, incerti fino all’ultimo istante che l’impegno assunto alla vigilia sarebbe stato mantenuto. L’iter per ottenere la fiducia al governo inizierà lunedì al Senato con il discorso programmatico. La «squadra» è quella uscita dall’ultimo vertice con il leader dell’Ncd Angelino Alfano. Il quale rimarrà ministro dell’Interno ma lascerà la carica di vice, perdendo dunque quel «trattino» che nel passato governo lo legava stretto a Enrico Letta. In compenso l’Ncd si ritiene soddisfatta: Beatrice Lorenzin (Salute) e Maurizio Lupi (Infrastrutture) conservano i loro ministeri e c’è l’impegno a far durare la legislatura fino al 2018 quando si voterà con una nuova legge elettorale e senza il Senato.

DISCONTINUITA’

«Spero di aver indossato il vestito giusto», «scusate se ho fatto una pausa troppo lunga»: il discorso di presentazione del premier in pectore è stato infarcito di questa espressioni. Un senso di discontinuità anche lessicale, se vogliamo. «Il nostro maggiore elemento di forza è la concretezza», ha insistito esibendo il un fare molto disinvolto. E quando gli è stato chiesto, semmai dovesse fallire, se sarebbe disposto a dimettersi, il segretario Pd ha risposto: «In questa vicenda per come sono andate le cose molti di noi si giocano qualcosa di più della carriere, si giocano la faccia, rischiamo per l’amore dell’Italia, il Paese non ha alternative». Il nodo più difficile da sciogliere è stato la scelta del ministro dell’Economia, caduta poi su Pier Carlo Padoan. La sorpresa Federica Mogherini agli Esteri al posto di Emma Bonino.

BRACCIO DI FERRO

Sia Renzi che il presidente Napolitano hanno ringraziato Enrico Letta. Il capo dello Stato ha parlato di «clima di collaborazione istituzionale». Perché non c’è stato nessun braccio di ferro. «Le due ore e mezza di oggi non sono state di incontro tra me e il presidente incaricato ma di lavoro parallelo - ha spiegato Napolitano - io ho fatto un po’ il mio lavoro diciamo di routine».

In quanto alla possibilità che il prossimo sia un governo di legislatura l’inquilino del Quirinale è stato prudente, ha scisso i reciproci destini. «La mano sul fuoco - ha detto - non la possiamo mettere, speriamo che tutto vada per il meglio». Numeri alla mano Il governo Renzi nascerà con 4 ministeri senza portafoglio in meno: Pari opportunità, Sport e politiche giovanili, Affari europei, Coesione territoriale e Integrazione.

Tra gli apprezzamenti della prima ora merita una citazione il plauso della presidente della Camera Laura Boldrini che ieri ha ricevuto Renzi nel suo studio, «Sulle Pari opportunità ti sei comportato bene», ha detto accogliendolo. E Renzi ha scherzato«...è su tutto il resto che...».

Silvio Berlusconi non ha mai nascosto le sue simpatie per il rottamatore. Ieri non gli ha risparmiato però qualche stoccata. Ai giovani dei club Forza Italia, riuniti nella sede di piazza San Lorenzo in Lucina, ha ricordato che l’ex sindaco di Firenze «ha la maggioranza nel suo partito», «ma non in Parlamento, dove molti deputati Pd sono dalemiani e bersaniani».

Finirà sotto il fuoco amico? : «Speriamo faccia bene, lo aspettiamo alla prova dei fatti». Nel caso qualcuno potesse equivocare il Cav ha integrato ilsuopensiero: «É matematico, alle prossime elezioni vinceremo noi».

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