Governo Renzi, Napolitano: «L'impronta di Matteo in questi nomi»

Governo Renzi, Napolitano: «L'impronta di Matteo in questi nomi»
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Venerdì 21 Febbraio 2014, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 08:05
Bisogna essere pazienti in queste circostanze. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, esordisce cos incontrando i giornalisti al termine del lungo colloquio con il nuovo presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Anche perché, spiega il Capo dello Stato, «il governo presenta così ampi caratteri di novità da spiegare ad abundantiam il tempo che è stato richiesto per definirne la composizione». «La responsabilità delle proposte è prerogativa costituzionale del presidente del Consiglio ed è stata ovviamente rispettata in modo pieno, in un clima di serena collaborazione istituzionale». La novità del governo, ha sottolineato ancora Napolitano, «risulta nei molti nomi nuovi chiamati ad assumere per la prima volta il ruolo di ministri della Repubblica».



«Il clima di collaborazione istituzionale di cui ho parlato -ha proseguito il Capo dello Stato- si è rispecchiato, come sempre nella prassi repubblicana, in ripetuti scambi di opinione e di consigli tra il presidente incaricato e il Presidente della Repubblica. Le due ore e mezza di oggi -ha spiegato Napolitano- non sono state di incontro tra me e il presidente incaricato, ma di lavoro parallelo: io ho fatto un pò di mio lavoro diciamo di routine, il presidente del Consiglio ha completato consultazioni per poter definire la composizione del Consiglio dei ministri».
Il tutto senza che ci sia stato «alcun braccio di ferro con il premier».



Napolitano ha poi ringraziato Enrico Letta: «Voglio rinnovargli la mia stima, fiducia e gratitudine; sono sicuro che nel Parlamento e in altre sedi continuerà a dare il suo contributo».



«L'impronta del presidente Renzi risulta evidente nei molti nomi nuovi chiamati ad assumere per la prima volta il ruolo di ministri», ha affermato Napolitano, che ha sottolineato: «Condivido l'esigenza espressa da Matteo Renzi di realizzare in tempi brevi le

riforme istituzionali ed economiche.
Non possiamo permetterci il lusso di perdere questa occasione».



«Io sottoscrivo pienamente il forte impegno del presidente del Consiglio affinchè questo sia un governo di legislatura», ha detto il Presidente della Repubblica parlando ai giornalisti, spiegando di aver ricevuto «parecchie punzecchiature in passato per aver insistito sul tema della continuità istituzionale» e che quindi oggi non può che essere d'accordo con Matteo Renzi sul fatto che l'esecutivo che sta nascendo deve porsi l'obiettivo di arrivare a fine legislatura. «La mano sul fuoco in Italia non la possiamo mettere, speriamo che tutto vada per il meglio».