Regionali, Renzi si schiera: «Su legalità non prendiamo lezioni da nessuno»

Regionali, Renzi si schiera: «Su legalità non prendiamo lezioni da nessuno»
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Venerdì 22 Maggio 2015, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 23:38

Si schiera per la prima volta con Vincenzo De Luca. Attacca quei dirigenti del Pd (leggi Letta) che nel 2012 chiedevano all'ex sindaco di Salerno i voti per Bersani e oggi parlano di impresentabili, censura la sinistra masochista che punta a far vincere gli altri, fa autocritica sugli impegni del governo nel Mezzogiorno, garantisce il sostegno ai lavoratori della Whirlpool e la difesa del distretto industriale di Caserta, annuncia la svolta per Bagnoli e ammonisce De Magistris, chiedendogli se intende ancora fare la guerra al governo o piuttosto fare la guerra all'immobilismo insieme con il governo.

«Questo governo non prende lezioni sulla legalità da nessuno.

Con l'anticorruzione abbiamo reintrodotto il reato per falso in bilancio, tolto da altri», afferma il premier Matteo Renzi durante il comizio a Salerno.

«In questa campagna elettorale non pensiamo alle dinamiche del Pd. In questi dieci giorni, pancia a terra e testa alta, andate a far capire alle persone che questa campagna elettorale non è quella di De Luca o del Pd», è quella in cui si «decide il futuro». Se qualcuno, nel Pd, «vuole andar via, andrà via o resterà».

«Noi tireremo su quella barca con 5-700 persone chiuse a chiave» in fondo al mare «anche per dire all'Ue che non può pensare di chiudere occhi. Abbiamo secoli di civiltà e non intendiamo rinunciarci in nome di un voto cripto-leghista o di una paura demagogica».