In Parlamento una mozione per obbligare i preti a denunciare i pedofili ai magistrati

In Parlamento una mozione per obbligare i preti a denunciare i pedofili ai magistrati
di Franca Giansoldati
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Venerdì 22 Settembre 2017, 18:36 - Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 10:53
In Parlamento si torna a parlare della possibilità di apportare una piccola modifica ai Patti Lateranensi tra Italia e Santa Sede per obbligare i parroci e i vescovi a denunciare alla autorità civile - magistrati e polizia - i preti pedofili. Attualmente l’articolo 4 del Concordato stabilisce che gli ecclesiastici siano esentati dal dare a magistrati o ad altra autorità informazioni su persone o materie di cui siano venuti a conoscenza per ragione del loro ministero.

A sollevare la questione finora mantenuta sotto la cenere, sono state «le sacrosante parole di Papa Francesco contro i preti pedofili. Parole che a questo punto possono scendere su un terreno laico e concreto solo attraverso la revisione del Concordato». A parlarne sono stati i deputati Pippo Civati e Andrea Maestri che hanno depositato alla Camera una mozione per superare «questa anacronistica e ingiusta esenzione dalla giurisdizione, che per gli ecclesiastici costituisce norma speciale rispetto alla disciplina del segreto professionale».

«Forse è arrivato il momento - spiegano i parlamentari - che il Governo e il Parlamento assumano le necessarie iniziative per promuovere la negoziazione di un accordo con la Santa Sede che, nel rispetto dell’indipendenza degli ordinamenti civile e canonico e della distinzione della sfera propria a ciascuno riservata secondo i principi della Costituzione, disciplini gli aspetti della cooperazione e della mutua assistenza giudiziaria tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica nell’esercizio delle funzioni dei rispettivi organi giurisdizionali e, per quanto attiene in particolare alla materia penale, limitatamente alle fattispecie di doppia incriminazione rilevanti per entrambi gli ordinamenti».
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