Legge elettorale, il Parlamento del Porcellum pronto affossare anche un decreto pur di durare

Legge elettorale, il Parlamento del Porcellum pronto affossare anche un decreto pur di durare
di Marco Conti
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Venerdì 9 Giugno 2017, 15:40
L'attuale Parlamento è frutto del Porcellum e di una stagione politica lontano anni luce dall'attuale. Quasi un migliaio di nominati che, qualunque sia il nuovo sistema elettorale, non torneranno più. Tutti o quasi tutti. Non vogliono andare a casa nemmeno qualche mese prima e questo lo si è compreso di nuovo ieri quando è stato affossato l'ennesimo tentativo di scrivere una legge elettorale. Non c'è sistema elettorale che tenga che li possa convincere e di questo si rende conto anche Matteo Renzi il quale anche oggi ha preso le distanze dal decreto tecnico che occorrerebbe fare prima di andare a votare con le due leggi frutto di altrettante sentenze della Consulta.

Non si farà - almeno non ora - perché il decreto andrebbe convertito in legge prima della fine delle legislatura e in Parlamento non passerebbe nemmeno questo. Musica per le orecchie di chi invoca la stabilità ad ogni piè sospinto e forse un'occasione per il governo per far passare alcuni provvedimenti fermi da tempo nei cassetti. A cominciare dal taglio dei vitalizi per poi passare alla riforma della giustizia penale, allo ius soli e al pacchetto concorrenza. 

La maggioranza dei cosiddetti Responsabili conta numeri da capogiro ed è pronta ad intervenire sia alla Camera che al Senato qualora si verificassero problemi. Un unico scopo è un unico grido che raccoglie anche coloro che ufficialmente dicono di volere il voto - M5S in testa - arrivare in fondo alla legislatura e oltre. Perché no?

 
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