Non si farà - almeno non ora - perché il decreto andrebbe convertito in legge prima della fine delle legislatura e in Parlamento non passerebbe nemmeno questo. Musica per le orecchie di chi invoca la stabilità ad ogni piè sospinto e forse un'occasione per il governo per far passare alcuni provvedimenti fermi da tempo nei cassetti. A cominciare dal taglio dei vitalizi per poi passare alla riforma della giustizia penale, allo ius soli e al pacchetto concorrenza.
La maggioranza dei cosiddetti Responsabili conta numeri da capogiro ed è pronta ad intervenire sia alla Camera che al Senato qualora si verificassero problemi. Un unico scopo è un unico grido che raccoglie anche coloro che ufficialmente dicono di volere il voto - M5S in testa - arrivare in fondo alla legislatura e oltre. Perché no?
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