Berlusconi lancia Alfano segretario Pdl
«Subito giustizia e intercettazioni»

Berlusconi e Alfano (foto Pier Paolo Cito - Ap)
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Venerdì 1 Luglio 2011, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 19:21
ROMA - Basta anarchia dobbiamo lavorare per un partito degli onesti, un partito serio, con un meccanismo semplice di regole e sanzioni. quanto ha detto Angelino Alfano eletto stamani per acclamazione segretario del Pdl lanciando «un progetto serio di grande area che aggreghi moderati italiani alternativi alla sinistra» e proponendo «una grande costituente popolare con chi è disponibile a camminare su questa strada e per questo progetto». Alfano è stato nominato segretario politco unico con un solo voto contario.



«Berlusconi rivincerà le elezioni del 2013. Non abbiamo bisogni di lasciti ed eredità», ha poi detto il ministro della Giustizia annunciando che lascerà il suo incarico dopo l'approvazione del codice antimafia. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha ribadito l'intento di portare avanti la riforma della giustizia e la legge sulle intercettazioni. In questa legislatura - ha poi detto il premier - abbiamo vinto sempre a parte nelle amministrative dove forse i candidati non erano il meglio che si potesse presentare ed avevamo contro la morsa implacabile della Rai: non so se avete visto Ballarò e Annozero prima delle amministrative».



«Di certo vogliamo arrivare ad essere il partito di maggioranza assoluta nel paese. Veniamo da un momento difficile, ma non dispero chesi possa arrivare al 51%», ha detto ancora il premier sottolineando poi: «Oggi deve essere la giornata di una forte ripartenza dell’attività del partito. Questa deve essere la giornata dell’amore, dell’armonia e della coesione». «Oggi eleggiamo un segretario politico per avere un partito unico che dimentichi le provenienze», ha prosegutio il Cavaliere che dopo aver ringraziato i tre coordinatori, ha sottolineato la necessità adesso con Alfano di «mettersi alle spalle il partito delle quote». «Conosco Angelino dalla fondazione del partito, è un uomo generoso, leale, non ho mai colto un atteggiamento menzognero in nessuna delle sue espressioni, è un ragazzo intelligente», ha affermato ancora Berlusconi.



«Tutte le misure che hanno preso gli altri Paesi europei noi le abbiamo evitate e sono convinto che gli italiani consapevoli, non viziati dalla rappresentazione che i media fanno del nostro governo, lo sanno e dovrebbero perchè ne sono convinto e lo dico anche sfiorando il ridicolo che dovrebbero farci un monumento», ha affermato quindi Berlusconi.



«È indispensabile una riforma della giustizia», ha poi sottolineatoo Berlusconi. «Faremo presto anche una legge sulle intercettazioni, perché non è un paese civile questo» dove viene violata la privacy in tal modo.



Alfano: eletto da chi ha i voti. «Devo togliermi dalla scarpa un sassolino che ho da un mese, rispondere ai nostri avversari che dicono che questo Consiglio nazionale non è legittimato ad eleggere un segretario», ha esordito Alfano, per poi alzare la voce e dire: «Qui ci sono 400 parlamentari, centinaia di consiglieri regionali, sindaci e presidenti di provincia. Voglio dirlo ai nostri avversari che fanno finta di non sapere: qui ci sono i rappresentanti di milioni di cittadini che ci hanno votato da Bolzano ad Agrigento, perché l’Italia è anche questo, un paese con due confini, un paese che confina con due continenti».



«La famiglia è formata da uomo e donna.
«Da noi ci sono laici e cattolici uomini coniugati e separati, ma tutti credono che il nucleo essenziale sia la famiglia composta da uomo e donna - ha poi affermato Alfano -. Qui ci sono quelli che in Italia pensano che la persona venga prima dello Stato e ci sono quelli che sono per la libertà di educazione per i figli, nessuno ha mai messo in dubbio la scuola pubblica, ma papà e mamma hanno la libertà di scegliere il modello educativo per i figli».



I moderati «non hanno votato a sinistra e sono pronti a votare nuovamente per noi se saremo in grado di dare un motivo per votare per noi e 2 anni sono tanti», ha dichiarato Alfano. «Rimettere al centro la casa, che è un motore delle politiche demografiche e familiari essenziali per lo stato del nostro paese». Alfano si è soffermato in particolare su chi vive in una condizione di «precariato», che tra le altre cose ha come conseguenza il fatto che «non si ha diritto al mutuo».



«Siamo stati riformatori in tempo di crisi. Abbiamo fatto tutto quello che era possibile e che la crisi ci consentiva di fare. Questa è la verità. Questo è il periodo delle formiche e non delle cicale e noi ci siamo impegnati per fare tutto ciò che era possibile» per non far ricadere «sui nostri figli il peso di un paese al disastro», ha aggiunto il neo segretrio del Pdl.



«Ordine e regole». È questo uno dei punti fondamentali dettati da Alfano per il futuro del partito. Il neo segretrio del Pdl ha sottolineato questo punto e lo ha definito «essenziale» per procedere unitariamente su di una linea politica nazionale e territoriale. Alfano durante il suo discorso pronunciato al consiglio nazionale in corso all’auditorium della Conciliazione ha chiarito come: «Non è possibile che a chi non piace il candidato sindaco del Pdl si fa poi la lista Coca Cola» e corre per conto suo. Se fai la lista Coca Cola poi ci metti la faccia, si va avanti da soli e si vede dove si arriva senza il Pdl. Ora serve un parito serio, basta anarchia».


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