Il governo accelera sulle riforme: convocati gli enti locali. Errani: «Renzi chiederà a Bruxelles fondi fuori dal patto di stabilità»

Il governo accelera sulle riforme: convocati gli enti locali. Errani: «Renzi chiederà a Bruxelles fondi fuori dal patto di stabilità»
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Giovedì 20 Marzo 2014, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 14:45
A palazzo Chigi il governo incontra gli enti locali. A governatori e sindaci, oggi a Bruxelles, nel corso del Consiglio europeo, il premier ha spiegato che chiederà che i fondi strutturali vengano esclusi dai vincoli posti dal Patto di stabilità. A riferirlo è Vasco Errani, al termine del vertice a palazzo Chigi sulle Riforme.



«Sulle riforme costituzionali i tempi sono acceleratissimi: entro fine mese abbiamo l'obiettivo di arrivare ad un momento di sintesi»: lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine dell'incontro con il Governo a Palazzo Chigi. All’appuntamento erano presenti il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il ministro alle riforme Maria Elena Boschi e il ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.



«È stato un avvio molto positivo di confronto con il governo. Mi sembra che ci sia non solo la voglia ma anche la possibilità di dialogo - dice il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti - Ci siamo dati delle date molto stringenti che possono portare in una decina di giorni a un testo che può trovare il consenso sia del governo che delle regioni. Le Regioni hanno posto con grande forza al governo il tema dei fondi per la cassa integrazione in deroga perché, come ha detto anche il ministro, la situazione rischia di diventare drammatica ed esplosiva e quindi ci auguriamo che il governo, e mi sembra ci sia la disponibilità, si accinga a prendere su questo dei provvedimenti».

Anche i governatori di centrodestra sono soddisfatti: sull'abolizione del Senato «abbiamo espresso una posizione unitaria, tutte le Regioni e anche i Comuni - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni - È una cosa di cui il governo può tener conto perché c'è il mondo delle autonomie che è unito. Ci sono alcune criticità, alcune cose che non vanno ma oggi non abbiamo avuto una risposta precisa ma è stato avviato il confronto».



I sindaci In seguito è stata la volta dei Comuni. Ai suoi ex colleghi Renzi ha chiesto un coinvolgimento in prima persona nel processo di trasformazione delle istituzioni. «Nell'insieme la bozza di ddl costituzionale messa a punto dal Governo ci convince: da tempo siamo sostenitori di una Camera delle Autonomie, anche se ci sono una serie di aspetti che secondo noi possono essere migliorati» dice il presidente dell'Anci Piero Fassino al termine dell'incontro. «Abbiamo predisposto una serie di emendamenti e nei prossimi giorni vedremo il ministro Boschi per concorrere ad un testo che sia anche da noi condiviso e sostenuto», ha aggiunto.



D'accordo il sindaco di Roma Ignazio Marino: «Renzi si è presentato come il sindaco d'Italia ed è stato molto attento alle nostre richieste». Inoltre il premier ha proposto, riferisce il sindaco, «una soluzione concreta» cioè quella di far uscire gli investimenti «per l'edilizia scolastica fuori dal Patto di stabilità».
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